Quattro le comproprietà da sciogliere: Rosi verso il ritorno alla base?
Fonte: Vocegiallorossa.it
Primo nodo da sciogliere per la dirigenza giallorossa, in attesa di lanciarsi in una difficile estate dedicata alle trattative di mercato, sarà quello delle comproprietà. Fatta eccezione di quelle relative ai ragazzi del settore giovanile, quattro sono quelle principali. Due di esse sono in compartecipazione col Siena e riguardano il portiere Gianluca Curci (25) e il terzino destro – ma impiegabile anche a sinistra – Aleandro Rosi (23). Il numero uno originario dei Castelli alla fine dovrebbe essere riscattato dal club toscano o, al massimo, l’accordo potrebbe essere rinnovato. In ogni caso, l’estremo difensore ex azzurrino Under 21 non resterà neanche in bianconero: la società del patron Mezzaroma potrebbe infatti cederlo al Chievo, magari in cambio di Squizzi che per la serie cadetta va benissimo. L’esterno difensivo della Garbatella, al contrario, potrebbe far rientro alla base: la Roma è alla ricerca di un terzino che possa rappresentare una valida alternativa a Cassetti e Rosi, reduce da una stagione più che positiva nella città del Palio, potrebbe proprio fare al caso di Ranieri. A meno che si riesca a concretizzare l’ingaggio di un elemento più esperto quale Sardo del Chievo o Caceres, appoggiato nell’ultima stagione in prestito alla Juventus però di proprietà del Barcellona. Le altre due comproprietà ancora in ballo sono quelle riguardanti Marco Motta (24) con l’Udinese: in questo caso comunque i giallorossi non sembrano orientati a voler confermare il difensore di Merate, che poco ha convinto il mister di S. Saba nel torneo da poco concluso. Pensare che sulla metà del cartellino del giocatore in possesso della Roma sono stati investiti 3.5 milioni di Euro. Troppi. Dulcis (si fa per dire) in fundo, l’ultima comproprietà da sciogliere è quella di Ahmed Apimah Barusso (26). Sebbene anche nel caso del centrocampista ghanese, le possibilità di rivederlo di stanza a Trigoria sono pochissime.