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Sensibile, ds Sampdoria: "Roma su Obiang e Berardi? Non c'è nulla al momento"

di Simone Francioli
Fonte: gazzettagiallorossa.it

Il direttore sportivo della Sampdoria Pasquale Sensibile, contattato dalla redazione di romanews.eu, ha espresso la propria opinione sul match di ieri e sui possibili incroci di mercato con la società giallorossa:

Ieri contro la Roma è arrivato l’ennesimo buon risultato che fa proseguire la vostra striscia positiva. Ferrara è riuscito a trasferire il suo spirito combattivo alla squadra. Se lo aspettava un inizio così positivo?

“Sono d’accordo sul fatto che Ferrara sia riuscito a dare in poco tempo una fisionomia ben precisa alla squadra. Questa è una squadra che non solo combatte ma che gioca anche al calcio, alcune volte vi riesce, altre volte meno essendo costretti a considerare anche l’avversario che si ha di fronte. In alcuni casi si è costretti a fare delle partite difensive, come è capitato per lunghi tratti ieri, però anche le partite difensive si possono giocare bene o male. E quindi ritengo che tutti i risultati ottenuti dalla Sampdoria, compreso quello di ieri, siano legittimi e meritatamente conquistati sul campo”.

Alle luce dei vostri risultati, quali sono gli obiettivi della Sampdoria? Salvezza tranquilla o potete ambire a qualcosa di più?

“Noi lo stiamo dicendo e lo diremo fino allo sfinimento, anche a costo di sembrare falsi modesti: noi dobbiamo salvarci. Benché prestigiosa, siamo una neopromossa e quindi finché non avremo una salvezza matematica qui a Genova ci sarà il divieto assoluto di parlare di cose diverse”.

Alla luce della partita di ieri, questa Roma può fare fastidio alla Juventus ed essere una concorrente per lo scudetto?

“La Roma sta andando avanti su processo di formazione di una squadra, perché i giocatori sono già tutti validi. E’ stata cambiata la guida tecnica, ne è stata scelta una storicamente molto particolare ed esigente. Io credo che nel momento in cui la Roma diventerà a tutti gli effetti ‘squadra alla Zeman’ potrà veramente dare fastidio a tutti, anche per il titolo”.

Non è un mistero che la Roma si stia guardando in giro alla ricerca di un esterno difensivo. Si è parlato di un sondaggio dei giallorossi per Gaetano Berardi. La dirigenza romanista è interessata al giovane terzino?

“Ormai è di dominio pubblico quale rapporto mi lega a Walter Sabatini e non ho nessun problema a dire che lo sento quotidianamente al di là delle faccende legate alla Roma e alla Sampdoria, e vi garantisco che, benché lo conosca e lo stimi, Sabatini e la Roma non hanno mai chiesto Gaetano Berardi”.

Obiang sta confermando quanto di buono fatto vedere l’anno scorso in Serie B. Lo scorso anno si parlava di un’opzione della Roma per il giocatore e recentemente ha confermato di avere un canale preferenziale con i giallorossi, specificatamente con Sabatini. Il ds giallorosso l’ha più contattata?

“Non ho canali preferenziali con Sabatini. Io lavoro per la Sampdoria. Con Walter ho un rapporto di grandissima stima e la cosa è reciproca. E soprattutto ci si dimentica che è Sabatini a conoscere i giocatori forti. Detto questo non ho impegni o corsie preferenziali, di sicuro sapendo che chi va a lavorare con Sabatini, lavora in una certa maniera e migliora in un certo modo, qualora dovrebbe esserci un interessamento, saremmo ben contenti di portare avanti tutti i discorsi. Ma al momento non c’è nulla. Sulla questione dell’opzione, in realtà era stata data tale definizione ad un gradimento espresso pubblicamente su Obiang e Krstičić. Qualche giorno fa ho espresso un certo gradimento per il centrocampista spagnolo, ma c’è una cosa che tengo a precisare: ieri sera la Sampdoria ha terminato la gara con in campo Berardi, Rossini, Krstičić, Obiang, Soriano e Icardi. Non so quante altre squadre schierano tanti giovani, forse solo la Roma. In questo senso forse Sabatini mi ha un po’ contagiato. Ad oggi Sampdoria e Roma sono le due squadre che presentano il numero più elevato di giovani”.

Al termine dell’intervista, il dirigente doriano ha voluto aggiungere alcune dichiarazioni:

“Ci tengo a fare una precisazione, non vorrei che da qualche altra parte in Italia qualcuno se la possa prendere: gran parte di questi giovani che ho trovato alla Sampdoria li ho ereditati, quindi sono stati portati qui a Genova da chi mi ha preceduto. Vorrei aggiungere un’ulteriore cosa, in relazione proprio al fatto di aver ereditato molti di questi ragazzi: noi dirigenti siamo molto bravi a sottolineare la paternità delle cose riuscite bene, mentre le cose riuscite male ci dimentichiamo di evidenziare che le abbiamo fatte noi”.

 


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