Terraneo: "Bojan e José Angel dimostrano che gli spagnoli sanno adattarsi al nostro calcio"
Fonte: tuttomercatoweb.com
In un'epoca calcistica nella quale il calcio spagnolo è assurto agli onori della cronaca come l'esempio da seguire sia per i risultati che per il lancio di giovane talenti autoctoni, in Italia il rendimento dei calciatori spagnoli non è mai stato all'altezza delle aspettative. Per capire meglio i problemi e le interconnessioni fra Serie A e Liga la redazione di Tuttomercatoweb.com ha intervistato Giuliano Terraneo, agente FIFA esperto del calcio iberico. "Difficilmente ci può essere una programmazione di mercato quando si parla di eventuali trattative fra Spagna e Italia - spiega il procuratore - Spesso si tratta di operazioni estemporanee figlie di esigenze specifiche su particolari ruoli. Dalla Liga alla Serie A si muovono giocatori di primo piano nonostante vi siano alcuni problemi di fattibilità sul piano economico".
In Italia poi c'è una tradizione non particolarmente positiva dei calciatori spagnoli a remare contro gli scambi fra queste due realtà.
"E' vero anche se per me non è più così e la dimostrazione sono i risultati che stanno conseguendo giovani di grandi qualità e prospettiva come Bojan Krkic e Josè Angel con la maglia della Roma. E' indiscutibile però che ci siano delle diversità che possono incidere fra le due scuole calcistiche. A mio avviso i precedenti problemi dei calciatori spagnoli arrivati nel nostro paese erano da attribuire allo scarso valore degli stessi. Erano elementi di secondo piano che hanno fatto fatica ad ambientarsi. I big spagnoli, infatti, vogliono rimanere nella Liga".
In vista delle prossime sessioni di mercato su quali calciatori se la sentirebbe di invogliare le squadre di Serie A ad investire?
"Il Milan sta cercando un attaccante e non può non prendere in considerazione Fernando Torres del Chelsea. Nonostante i suoi ultimi problemi in Inghilterra le qualità dell'ex giocatore dell'Atletico Madrid sono indiscutibili. Per quanto riguarda gli altri calciatori faccio due nomi. Il primo è quello di Sergio Canales, oggi al Valencia ma di proprietà del Real Madrid. Ha tutto per fare bene. Peccato per il grave infortunio che lo terrà fuori per molto tempo. L'altro calciatore è un veterano della Liga: Fernando Llorente dell'Athletic Bilbao. I costi del cartellino e la sua forte appartenenza alla comunità basca finora non ha permesso il suo approdo nelle big del calcio internazionale, ma le qualità ci sono tutte".