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Cambio Campo - Aresu: "La gara contro la Roma deve rappresentare la svolta per il Cagliari. Il fattore campo rischia di penalizzare i sardi"

di Simone Valdarchi
Fonte: Intervista a cura di Simone Valdarchi

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Francesco Aresu, direttore di centotrentuno.com, con il quale abbiamo parlato di Cagliari-Roma.

Da outsider per la Champions League all'undicesimo posto in classifica, cos'è successo al Cagliari?
"Bella domanda, credo che se lo chieda anche Rolando Maran ogni giorno da quel famoso Cagliari-Lazio del 16 dicembre. Quella gara ha segnato una svolta nella stagione sarda, ha decretato la fine di una magia, per una squadra che arrivava da 13 risultati utili consecutivi e che stava sorprendendo tutti, anche attraverso un gioco divertente e produttivo. Ora però stanno tornando alcuni giocatori importanti come Rog e Nainggolan, l'ex Napoli è fondamentale per il Cagliari. Maran ora ritrova la squadra titolare, fatta eccezione per Nandez squalificato".

In questo calo di rendimento, quanto hanno inciso gli infortuni?
"Sicuramente l'assenza di Rog è stata decisiva per questo Cagliari, perché è il giocatore che riesce ad unire meglio le due fasi e donare equilibrio. Gli infortuni hanno colpito la rosa anche in difesa, dove Cacciatore, Faragò e Ceppitelli si sono fermati a più riprese, complicando le rotazioni a Maran".

I sardi non vincono dal 2 dicembre, contro una Roma in un periodo di forma poco felice può essere l'occasione giusta per ripartire? 
"Contro la Roma deve essere l'occasione giusta. Maran si aspettava un riscatto già contro il Napoli, ma il Cagliari ha perso, a quel punto si sperava nella partita di Verona, poi rinviata per l'allerta Coronavirus, ora tutte le aspettative si spostano su questa partita. Quella contro la Roma è la partita. L'ennesima sconfitta complicherebbe tantissimo il cammino della squadra di Maran, che a quel punto verrebbe esclusa definitivamente da una corsa all'Europa League e dovrebbe soltanto pensare a salvarsi".

A Maran mancheranno Nandez, Ceppitelli e Faragò, oltre al lungodegente Pavoletti. Che formazione schiererà il tecnico dei rossoblù?
"Io penso che si andrà verso la conferma del 4-3-2-1, il modulo che ha dato le maggiori soddisfazioni al Cagliari. In difesa, Cacciatore a destra e Pellegrini a sinistra, con Pisacane e Klavan al centro. A centrocampo c'è un dubbio tra Oliva e Cigarini, con quest'ultimo favorito, da interni agiranno Ionita e Rog e davanti il tridente classico formato da: Nainggolan e Joao Pedro alle spalle di Simeone".

La tifoseria sarda sta contestando la squadra, che clima troverà la Roma?
"La contestazione è esplosa dopo la sconfitta contro il Napoli. Non ci sarà il tutto esaurito. Il pubblico più che uno svantaggio per la Roma potrebbe esserlo per il Cagliari, Maran in conferenza stampa ha chiesto al pubblico di sostenere la squadra. Il momento è delicato, vedremo come la tifoseria risponderà all'appello di Maran". 

Alcune certezze del Cagliari sono venute meno, che tipo di gara si aspetta?
"Il Cagliari proverà a ripetere quello che è il canovaccio tattico classico di Maran: una squadra corta, tanta intensità a centrocampo e gli attaccanti pronti a ripartire in contropiede. Interpreti come Rog e Nainggolan possono aiutare in questo. Maran continua a chiedere equilibrio, mi sembra difficile pensare ad un Cagliari diverso da questo con altri interpreti come Pereiro".

A proposito di Pereiro: com'è stato il suo approccio al calcio italiano?
"È un giocatore di grande prospettiva, ma è reduce da un inizio stagione complicato. Al PSV ha giocato pochissime volte, perché con il contratto in scadenza aveva annunciato di non voler rinnovare e gli olandesi lo hanno lasciato in panchina. Questo l'ha pagato da un punto di vista fisico, ma adesso è tornato ad una forma idonea. Contro il Napoli è stato il calciatore più pericoloso del Cagliari, ma al momento non è ancora prontissimo per diventare un titolare fisso. Lui poi predilige un ruolo da esterno ed il Cagliari non gioca con attaccanti sulla fascia, dovrà adattarsi anche da un punto di vista tattico".

Tornando alla gara: dove la Roma può colpire il Cagliari?
"La difesa del Cagliari soffre giocatori imprevedibili che non danno punti di riferimento o calciatori molto fisici. Ho letto che Fonseca dovrebbe lanciare Kalinic dal primo minuto al posto di Dzeko, questa potrebbe essere una buona notizia per i sardi. Il bosniaco sarebbe in grado di mettere in difficoltà tutte le difese d'Europa. Anche sulle fasce, Cacciatore e Pellegrini spesso concedono spazio in questa stagione e dovranno stare molto attenti a contenere gli esterni d'attacco della Roma".

Da quando Cragno è tornato a disposizione di Maran, Olsen si è seduto in panchina. Un'eventuale partenza di Cragno in estate potrebbe convincere il Cagliari ad investire a titolo definitivo sullo svedese, visto il suo rendimento nella prima parte di stagione?
"Il giocatore ha avuto un rendimento eccezionale fino alla partita contro il Lecce, quando è stato squalificato. È un portiere affidabile e piace al Cagliari, a Giulini e a Maran. Bisognerà capire però il futuro di Cragno. Probabilmente la pedina da sacrificare nel mercato sarà proprio il portiere italiano, la società sarda a quel punto potrebbe cercare l'accordo con la Roma. A quel punto però, ci sarebbe anche da capire la volontà di Olsen e quanto lui sia disponibile per una permanenza in Sardegna".


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