Cambio Campo - Marchini: "Esiste una Fiorentina con e una senza Chiesa. Di Francesco a Firenze l'anno prossimo? Ai viola piace, ma se Pioli vince resta"
Fonte: Intervista a cura di Simone Valdarchi
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Giampaolo Marchini, giornalista de La Nazione, con il quale abbiamo parlato di Roma-Fiorentina.
Come ricordato anche da Ranieri in conferenza stampa, la Roma nella disfatta in Coppa Italia prese diversi gol con palle lunghe a scavalcare una linea difensiva alta. Il tecnico giallorosso proverà a tenere compatte le linee e ad abbassare il baricentro. Basterà questo a limitare il potenziale offensivo dei viola?
“Credo che sarà una partita completamente diversa da quella di Coppa Italia, anche solo per la possibile assenza di Chiesa, giocatore determinante per il gioco della Fiorentina, che è stato convocato ma non è al meglio. Pioli deciderà se utilizzarlo dall’inizio o a partita in corso solo poche ore prima del calcio d’inizio. Al di là degli aspetti tattici, temo molto la voglia di rivincita della Roma che le potrebbe derivare sia da quella sconfitta in Coppa Italia, che dagli ultimi risultati”.
La Fiorentina non ha molto da chiedere a queste ultime giornate di campionato, mentre è in corsa per la Coppa Italia. Secondo lei Pioli potrebbe scegliere di far riposare alcuni dei titolari che non sono al meglio, per evitare guai fisici in vista della semifinale di ritorno contro l’Atalanta?
“È ovvio che le attenzioni della Fiorentina sono rivolte alla gara contro l’Atalanta, però non si può pensare solo a quello altrimenti si rischia di caricare troppo una partita che andrà affrontata con la giusta serenità. In questo ad esempio vedo favorita l’Atalanta, squadra concentrata sul campionato, in corsa per traguardi importanti che quindi vede ancora lontana la sfida di ritorno”.
Sorprende l’elevato numero di pareggi.
“Troppi pareggi arrivati per qualche disattenzione che la Fiorentina ha sempre pagato molto. Con un po’ più di fortuna, alcuni di questi potevano diventare vittorie. Io dividerei il campionato dei viola in due: prima di gennaio e dopo. Nella prima parte di stagione, c’era un problema realizzativo, con la squadra di Pioli che faceva fatica a concretizzare il gioco, ma allo stesso tempo subiva poco in difesa. Dopo l’arrivo di Muriel nel calciomercato invernale, la questione realizzativa è stata risolta, ma è andato calando il rendimento difensivo”.
Tornando alla gara, l’eventuale assenza di Chiesa sposterebbe alcuni equilibri da un punto di vista tattico, o verrebbe semplicemente sostituito?
“Credo che possa incidere dal punto di vista tattico. Il sostituto naturale di Chiesa è Mirallas, un calciatore di grande qualità, ma diverso. Rispetto all’esterno italiano, Mirallas è un calciatore più di manovra, capace di giocare tra le linee. Pioli guadagnerebbe qualcosa sotto l’aspetto della costruzione del gioco, ma perderebbe molto tutto quello che Chiesa può garantire: velocità, pressing, movimenti in profondità e strappi negli uno contro uno”.
A Firenze molti tifosi criticano Gerson, calciatore che tornerà a Roma a giugno al termine del prestito secco. Come mai il brasiliano non è riuscito ad imporsi?
“È strano, se si vanno a vedere i numeri è uno dei calciatori con più presenze in stagione. Dal punto di vista tecnico ha delle qualità importanti, è bravo nella fase offensiva, meno in quella difensiva. Forse farlo giocare nei tre di centrocampo non lo ha agevolato. Nelle poche occasioni in cui è stato libero di giocare più vicino alla porta, si sono viste le sue capacità di saltare l’uomo”.
Che percezione si ha della Roma a Firenze?
“Io personalmente credo che i giallorossi possano reagire a questo momento e temo che possa accadere proprio contro la Fiorentina. I giocatori sono uomini e, una volta toccati nell’orgoglio, vogliono dimostrare di saper fare di meglio. Molto dipenderà secondo me anche dall’atmosfera che si vivrà all’Olimpico. Uno stadio pronto a sostenere la squadra è una cosa, un pubblico che non ti incita o addirittura ti fischia è un’altra”.
Si parla di un possibile arrivo di Di Francesco sulla panchina viola nella prossima stagione.
“Sicuramente alla Fiorentina piace Di Francesco, ma da qui a dire con certezza che sarà l’allenatore del prossimo anno ce ne vuole. I rapporti tra la società e Pioli non sono dei migliori in questo momento, ma come sempre nel calcio sono i risultati a contare. Se l’attuale tecnico dovesse riuscire a portare a casa la Coppa Italia, verrebbe confermato senza alcun dubbio”.