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Cambio Campo - Vitali: "Il Bologna per sua natura proverà a fare la gara, ma concederà spazi alla Roma. I giallorossi torneranno ad alti ritmi"

di Simone Valdarchi
Fonte: Intervista a cura di Simone Valdarchi

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L'ospite di oggi è Massimo Vitali giornalista de il Resto del Carlino, con il quale abbiamo parlato di Roma-Bologna.

L’inizio del 2020 è stato positivo per il Bologna che ora si trova a 2 punti dall’Europa League, quali sono le aspettative per questa seconda parte di campionato?
"La prima parte di campionato è andata al di là delle mie aspettative, la speranza è che anche in questa seconda frazione il Bologna possa continuare a stupire. All'inizio era impensabile un rendimento del genere, viste le premesse, le condizioni di Sinisa Mihajlovic e la sua battaglia contro la malattia".

Il Bologna ama sviluppare sugli esterni, sfruttando la rapidità di interpreti come Orsolini, i duelli sulle fasce saranno decisivi?
"Sicuramente, anche se l'infortunio di Sansone toglie una freccia all'arco di Mihajlovic. È probabile che da quel lato giochi Barrow, arrivato nel mercato dall'Atalanta, un giocatore diverso da Sansone, ma come lui proverà con la rapidità a creare superiorità numerica. Allo stesso tempo, però, il Bologna dovrà guardarsi dalla pericolosità della Roma".

Diverse assenze in casa rossoblù che scelte di formazione dobbiamo aspettarci?
"Tomiyasu, che ha scontato la squalifica, rientrerà dal primo minuto. A completare la linea difensiva ci saranno Denswil a sinistra, un centrale adattato a giocare sull'esterno, e i due centrali saranno Bani e Danilo, una coppia collaudata. A centrocampo giocheranno Domínguez, in netto vantaggio su Svanberg, e Schouten che ormai si è conquistato un posto da titolare nella rosa facendo diverse prestazioni convincenti. Davanti immaginiamo Orsolini, Soriano e Barrow alle spalle di Palacio". 

Domínguez, il rinforzo arrivato dal mercato a gennaio, giocherà da titolare. Quanto ci si aspetta da lui?
"Se a 21 anni giochi con una certa continuità nell'Argentina vuol dire che hai delle qualità, non è come farlo in nazionali di minor livello. A portarlo a Bologna è stato Walter Sabatini, uno che ha esperienza e sa fare determinate operazioni. Ogni volta che tocca palla non fa mai una giocata banale, credo che una volta fatto il rodaggio nel campionato italiano, farà vedere cose importanti". 

In casa Bologna si parla di un cambio di mentalità, ma che gara si aspetta all’Olimpico? Gli uomini di Mihajlovic proveranno a fare la gara o attenderanno la Roma?
"Il Bologna ha cambiato passo da un punto di vista tecnico e mentale esattamente un anno fa, quando Mihajlovic arrivò sulla panchina rossoblù. È stata una svolta epocale per quel che riguarda la mentalità. Io, ad inizio campionato, temevo che l'assenza dal campo del tecnico potesse rallentare o bloccare questo processo di crescita, invece, pur con tutti i suoi difetti strutturali, ogni volta la squadra gioca la partita per vincere anche a rischio di uscire dal campo sconfitti. Il Bologna non rinuncia mai a fare la partita e sono sicuro che anche all'Olimpico farà lo stesso".

La Roma di Fonseca attraversa un periodo di difficoltà, da spettatore esterno crede che i giallorossi abbiano comunque le qualità per imporsi nella corsa Champions?
"Non è facile perché le pretendenti sono molto qualificate. Mi è piaciuto molto l'impatto di Fonseca con il calcio italiano, penso che abbia portato una bella mentalità ed un bel modo di giocare a calcio. Ultimamente c'è stata qualche battuta d'arresto, ma nell'arco di una stagione ci sta. Da fuori mi aspetto una Roma che torni arrembante entro poco tempo, come lo è stata fino a qualche giornata fa".

Dove la Roma potrà mettere in difficoltà il Bologna?
"La fase difensiva è il tallone d'Achille di questa squadra, che attaccando molto si espone a grossi rischi. Il Bologna ha preso gol per 17 gare di fila, una cosa che non accadeva da 25 anni. Il reparto arretrato non è impermeabile e gli attaccanti della Roma, con la loro qualità, potrebbero creare seri pericoli".


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