Cambio Campo - Zaino: "I calciatori della Sampdoria devono ritrovare fiducia, Ranieri l'uomo giusto. La Roma farà la gara, ma le assenze possono pesare"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Simone Valdarchi
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Stefano Zaino, giornalista de La Repubblica, con il quale abbiamo parlato di Sampdoria-Roma.
Come si spiega il fallimento di Di Francesco sulla panchina della Sampdoria?
"Diciamo che già dall'estate le premesse non erano le migliori, si è parlato solo della cessione della società, con il presidente Ferrero che, sentendosi lui stesso in uscita, non ha investito molto nel mercato. La Sampdoria ha perso Andersen e Praet senza sostituirli in modo adeguato. Detto questo, ci sono anche responsabilità di Di Francesco. Sicuramente la dirigenza non gli ha messo a disposizione i giocatori adatti per il suo 4-3-3, però lui ha deciso di cambiare quasi subito, creando confusione alla squadra. Le prime partite non sono state così negative, considerando anche la vittoria contro il Torino, poi però c'è stato un continuo calo fino alla partita contro il Verona che definirei quasi imbarazzante. Alla fine dei conti è stato un esonero meritato".
Ranieri può essere l’uomo giusto per far ripartire la Sampdoria? In conferenza stampa ha detto che la squadra gioca a memoria con il rombo a centrocampo, cambierà modulo rispetto al suo predecessore?
"Da un punto di vista professionale Ranieri è l'ideale, è un allenatore di buon senso e logica con grande esperienza. È un tecnico che prima cerca di aggiustare, poi in caso di proporre. La Sampdoria in questo momento ha dei giocatori demolarizzati, sarà fondamentale lavorare su questo aspetto. Al livello tattico la squadra non ha ancora una connotazione, perché Di Francesco ha cambiato molto, quindi Ranieri potrebbe decidere di ripartire da una certezza: il 4-3-1-2 di Giampaolo, un modulo che i giocatori conoscono molto bene. In futuro potrà fare altro, ma ora la Sampdoria ha una grande necessità di fare punti, quindi penso che sarà quello il modulo, con la possibilità di passare, a gara in corso, a un 4-4-2".
Impressioni sull’impatto di Fonseca con il calcio italiano?
"Molto buono. Ha avuto subito il coraggio di proporre il suo gioco molto offensivo. Seguo spesso la Roma, l'ho vista nella prima giornata contro il Genoa, ha creato moltissimo ed è passata tre volte in vantaggio. I gol subiti sono stati frutto di amnesie individuali, non di problemi tattici. È una squadra che deve trovare continuità, ma c'è da dire che i molti infortuni non stanno aiutando Fonseca. La perdita di Pellegrini, per esempio, è molto importante, a mio avviso è il più forte a centrocampo. È una squadra in grado secondo me di lottare per il terzo o quarto posto, subito dietro a Inter e Juventus".
Che tipo di gara si aspetta?
"Sono curioso, perché non so cosa aspettarmi dalla Sampdoria. Ranieri è arrivato martedì, ha fatto pochi allenamenti e tutti a porte chiuse, quindi non abbiamo visto nulla, sarà un inedito per noi. Per quanto riguarda la Roma, bisognerà capire come la squadra sopperirà alle assenze, in modo particolare a quella di Dzeko. Con tutto il rispetto per Kalinic, un conto è marcare lui, un conto è marcare Dzeko. Mi aspetto una Roma che prenderà l'iniziativa, con la Sampdoria ad attendere per ripartire. I blucerchiati, oggi come oggi, non sono in grado di fare la partita, cercheranno di far passare i minuti, tenere il campo e prendere fiducia".