Cambio Campo - Ardito: "Mi aspetto una partita all'insegna dello spettacolo. La stagione dello Spezia ha del miracoloso"

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Paolo Ardito de Il Secolo XIX, con il quale abbiamo parlato del doppio incontro in questa settimana tra Spezia e Roma.

Che partita si aspetta? Come si affronteranno tatticamente le due squadre?
"Lo Spezia festeggierà la permanenza storica in Serie A, una salvezza insperata visto che era data a quota 100 a inizio stagione. Italiano si è tolto tante soddisfazioni e ha mostrato un gran calcio e quindi contro la Roma sarà una partita all'insegna del divertimento, con molti gol. Lo Spezia gioca un calcio spregiudicato, come ha visto la Roma nel confronto dell'andata. Ci saranno due ex come Ricci e Verde, che tornano ad affrontare la Roma non senza emozioni. Senza assilli di risultato, solo un migliore piazzamento che comunque può contare a livello di premi, lo Spezia non può chiedere altro a un campionato memorabile. Lo Spezia deve rinforzarsi in vista del prossimo anno e da questo miglioramento dipenderà anche la conferma di Italiano".

Tornando indietro di 9 mesi, si aspettava uno Spezia Salvo con una giornata di anticipo?
"Il risultato ha del miracoloso, lo Spezia onestamente in alcuni settori del campo è inferiore anche al Crotone, che ha un attacco esplosivo rispetto ai liguri. Quindi lo Spezia tecnicamente è probabilmente la squadra più debole del campionato, insieme al Benevento. L'organizzazione di gioco e le idee dell'allenatore hanno trasformato la squadra, che ha preso consapevolezza andando oltre i propri mezzi. La squadra ha avuto un gioco definito e nonostante fosse una squadra giovane ha saputo affrontare al meglio il campionato. Italiano ha detto che ci sono stati dei momenti di svolta come la vittoria di Napoli, dove la squadra ha ribaltato il risultato in dieci con orgoglio. La cartina al tornasole di questa crescita è stata la doppia vittoria contro Milan e Sassuolo. La squadra non rinuncia mai a proporsi, è la sesta del campionato per possesso palla. Quello che ha fatto lo Spezia ha del miracoloso

Quale sarà il futuro di Italiano?
"Italiano ha un contratto per il prossimo anno, ha ricevuto un cospicuo premio salvezza e la società gli ha proposto un adeguamento di contratto. Italiano però non guarda tanto la cifra del contratto, ma le ambizioni della società. Si dice che abbia ricevuto un importante proposta dal Parma in B, ma lui si trova benissimo allo Spezia. Le sue ambizioni sono comprensibili, ma se lo Spezia lo accontenterà sul mercato penso che resterà. Molto dipenderà dai programmi della nuova proprietà americana dello Spezia, se seguirà le indicazioni di Italiano, l'allenatore potrebbe rimanere nonostante le offerte tra cui quella del Sassuolo".

Che formazione vedremo?
"Ci sarà il solito 4-3-3, poi sarà difficile capire chi giocherà. Magari giocherà chi ha trovato meno spazio, anche se lo Spezia ha 34 giocatori ed eccetto due portieri gli altri calciatori sono stati schierati in maniera abbastanza omogenea, al di là di 3-4 titolari fissi. Il gioco di Italiano ha permesso tante rotazioni, senza che il gioco ne ripagasse. Questa capacità di ruotare è stato l'elemento vincente della squadra, lo Spezia è riuscito a vincere partite con 13 assenze. Non c'è la stella, lo è stato in parte Nzola nel girone di andata, ma poi si è spento risvegliandosi solo alla fine. Manca la stella, ma c'è stato il gioco corale che ha reso lo Spezia la sorpresa del campionato".

Lo Spezia non gioca per nessun obiettivo; mentre la Roma deve difendere il settimo posto. Questa differenza di stimoli può fare la differenza?
"Chiaramente ci sono stimoli differenti. Bisognerà vedere anche quanto Mourinho e la società hanno intenzione di concentrarsi su questa coppa europea, o se magari preferirebbero concentrarsi su una preparazione ordinaria, senza intoppi di coppa. Penso che stasera possiamo vedere una partita con tanti gol, perché non c'è quell'esasperazione del risultato a tutti i costi".