Cambio Campo - Cocchi: “La Roma non regalerà la partita all’Empoli. Paura? Non serve. L’anno prossimo Baldanzi sarà diverso”
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Alessio Cocchi, giornalista di Pianetaempoli.it, con il quale abbiamo parlato di Empoli-Roma.
Per l’Empoli questa partita è di vitale importanza, nell’ambiente c’è più fiducia di riuscire a salvarsi o più paura?
«La fiducia deve essere massima, consci che di fronte ci sarà comunque una squadra più forte. Nessuno si aspetta “alleggerimenti” da parte della squadra giallorossa, ma l'Empoli si gioca la vita sportiva e quella motivazione dovrà essere più forte della qualità che ci sarà dall'altra parte. A questo punto la paura non serve, al fischio di inizio l'Empoli è retrocesso, quindi può solo che migliorare».
Come commenti le supposizioni dei tifosi di altre squadre, che parlano di un possibile “biscotto” tra Empoli e Roma?
«Purtroppo il campionato, nella sua storia, ci ha mostrato tante pagine strane. Ultima in ordine di tempo quella tra Sassuolo e Inter. Ovviamente c'è poco da biscottare, perché in campo è solo una la squadra che ha da guadagnare da questo match. Capisco chi, esternamente, possa temere un atteggiamento non aggressivo da parte della Roma. Io non credo che De Rossi abbia voglia però di esser portato per bocca come uno che “regala” e quindi mi aspetto una Roma che farà la sua onesta partita».
La partenza di Baldanzi ha inciso sulle difficoltà che ha avuto l’Empoli in questa stagione?
«No. Da Baldanzi onestamente ci aspettavamo qualcosa in più, anche se c'è da dire che lui ha pagato un assetto tattico non prettamente idoneo alle sue caratteristiche. Non credo che Baldanzi potesse far qualcosa in più rispetto a quanto la squadra nel suo complessivo abbia fatto».
Come mai, secondo te, Baldanzi non è riuscito a inserirsi al 100% a Roma?
«È una domanda difficile. Tommaso è un ragazzo che ha vissuto tutta la sua vita in un ambiente che è un paio di galassie lontano da quello di Roma. Questo potrebbe essere un punto, e magari il prossimo anno sarà già diverso. Credo anche che non sia nemmeno facile arrivare in una squadra che ha grandi campioni e tu sai di partire sempre come seconda o terza scelta».
Il futuro di Nicola dipende dalla salvezza o resterebbe anche in caso di retrocessione?
«Nicola ha un’opzione in caso di salvezza. La certezza è che non sarà lui l'allenatore in caso di B, bisognerà invece capire se sfrutterà quell'opzione in caso di permanenza dell'Empoli in Serie A».