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Cambio Campo – Collomosse: “Per il Leicester è importante vincere o pareggiare oggi, sarebbe veramente difficile ribaltare il risultato all’Olimpico”

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Tom Collomosse del Daily Mail, con il quale abbiamo parlato di Leiceser-Roma.

Il Leicester è ovviamente famoso in Italia per lo storico scudetto del 2016 vinto con Ranieri. Puoi raccontarci qualcos’altro sulla storia della squadra e sulla sua tifoseria?
“Il Leicester non è una delle grandi squadre d’Inghilterra, ed è per questo che la vittoria del campionato del 2016 è stata una delle storie più belle in assoluto dello sport. Prima del 2016, i suoi tifosi erano abituati ad una squadra che a volte giocava nella massima serie, a volte nella nostra Serie B o addirittura in Serie C. Se posso fare un paragone, è come lo Scudetto del Verona nel 1985. Ti racconto una curiosità: il Leicester non ha rivali specifici per quanto riguarda la tifoseria. In Inghilterra abbiamo i nostri derby di Londra, Birmingham, Liverpool e Manchester, ma il Leicester non ha una vera e propria squadra rivale”.

Dopo alcuni anni positivi con Rodgers in panchina, quest’anno la squadra sta facendo fatica in campionato, come mai?
“Il Leicester ha avuto tanti – troppi – infortuni a giocatori chiave, soprattutto in difesa, dove Fofana è tornato solo a marzo da un infortunio serio, che l’ha tenuto fuori tutta la stagione. Anche Evans ha avuto diversi problemi. Poi c’è Vardy che ha fatto solo tre presenze (una da titolare) nel 2022. Il mercato dell’estate scorsa è stato sbagliato: dei giocatori che sono arrivati, nessuno è diventato titolare fisso con Rodgers. Negli le due stagioni precedenti, ha perso la Champions all’ultima giornata, dopo aver passato quasi l’intero campionato tra le prime quattro. È normale che la squadra ne abbia risentito”.

Come pensi sia affronteranno tatticamente le due squadre e che partita ti aspetti? 
“Per il Leicester è importante finire la partita d’andata o in vantaggio o in pareggio. Sarebbe veramente difficile ribaltare il risultato all’Olimpico. Quindi mi aspetto che il Leicester prenderà più rischi della Roma e proverà a fare la partita. I giallorossi proveranno a colpire in ripartenza”.

Quanto è importante il recupero di Vardy per queste due gare? Possiamo definirlo un simbolo della storia del Leicester?
“Nonostante i suoi 35 anni, Vardy rimane il giocatore più importante del Leicester, forse il suo giocatore più grande di sempre. Non so se partirà titolare o dalla panchina, ma sicuramente giocherà uno spezzone di gara. Ha fatto la storia di questo club con il campionato del 2016 e con la FA Cup dell’anno scorso. Aggiungere il primo trofeo europeo sarebbe il massimo".

Come sono viste le esperienze di Mourinho e Abraham in Inghilterra?
“Mourinho sinceramente non è stato seguito molto quest’anno. Forse è colpa del fatto che la Serie A non è più molto seguita qui come nei bei tempi degli anni 90, quando c’era Gascoigne e si poteva guardare le partite in TV gratuitamente. Però, con Abraham è un’altra storia. Ha fatto un’ottima impressione in Italia e ha riconquistato la Nazionale, e per questo le sue prestazioni sono seguite di più”.

In questa stagione Rodgers ha alternato la difesa a 4 e la difesa a 3. Quale userà oggi e quale preferisce usare in generale?
“Rodgers preferisce usare la difesa a quattro quando ha tutti i suoi giocatori disponibili. La difesa a 3 è un'alternativa quando mancano alcuni giocatori. Oggi non dovrebbero esserci grandi assenti e quindi mi aspetto una linea a 4, composta da Pereira, Fofana, Evans e Castagne”.


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