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Cambio Campo - Demichelis: “Dybala ha reagito molto bene all'addio alla Juve, quando è in forma è ancora il più forte della Serie A. Mi aspetto una partita fisica e spigolosa"

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Camillo Demichelis, giornalista di TuttoJuve.com, con il quale abbiamo parlato di Roma-Juventus.

Dall'esterno sembra che la tifoseria della Juve sia divisa tra chi è con Allegri e chi contro, qual è la situazione reale? La squadra risente di questa spaccatura?
“Non c’è una vera e propria spaccatura. Allo stadio la curva fa i cori e principalmente li fa solo per Allegri e Vlahovic. Ha fatto anche alcuni striscioni per celebrare i record di Allegri e per chiedere alla società di appoggiare ancora Allegri. La curva vuole essere appoggiata da lui al Mondiale per Club del 2025. Non c’è una vera e propria spaccatura e comunque questo non dà sicuramente fastidio alla squadra, perché questo allo stadio non si percepisce. Magari si può percepire sui social o da altre parti, ma non allo stadio e non è per questo che la squadra non sta ottenendo risultati. La Juventus non vince in trasferta dal 21 gennaio e tra aprile e marzo ha vinto solo tre partite (di cui una di Coppa Italia). C’è una mancanza di fiducia in generale, non solo nei confronti di Allegri”.

La Juve e Allegri si separeranno? E, a prescindere da questo, l'anno prossimo l'obiettivo sarà tornare a vincere il campionato?
“Non mi sento di dirti di sì. Però posso dire che, se ci sono ancora delle possibilità che lui possa rimanere, è per il contratto che ha, che è un contratto pesante. La Juventus non ha fatto le coppe europee e questo a livello economico pesa. Non ha fatto mercato la scorsa estate e anche a gennaio non ha effettuato nessun colpo, al netto di Alcaraz, perché non poteva farlo. Per quanto riguarda l’eventuale sostituto, il nome forte e unico è quello di Thiago Motta. Allegri può ancora rimanere, ma come ho detto non dipende dai risultati. Anche lo scorso anno, dopo la pesante sconfitta contro l’Empoli si pensava già a un possibile esonero, ma così non è stato, proprio per la questione legata al contratto. Diciamo comunque che le possibilità che rimanga sono comunque basse. Per l’anno prossimo l’obiettivo è tornare competitivi per lo scudetto, questo è sempre l’obiettivo per la Juventus. Verranno effettuati anche dei cambiamenti a livello societario, arriveranno degli uomini di fiducia di Giuntoli. Si cercherà di costruire una squadra forte, perché l’anno prossimo la Juventus avrà minimo 51 partite da fare. Come ho detto, l’obiettivo sarà quello di provare a competere per lo scudetto, bisognerà capire se con Allegri o con Thiago Motta”.

Come vedi la Roma di De Rossi? Ti aspettavi un impatto simile?
“La Roma di De Rossi la rispetto molto. Lui è arrivato con grande umiltà, ha cercato di capire subito come mettere la squadra nelle migliori condizioni possibili e ci sta riuscendo. La sua squadra ha un’identità, è propositiva. Mourinho sminuiva in maniera ingiustificata il valore della rosa, che anzi è una squadra forte e con tanti giocatori di qualità. È una squadra con valori, molto forte sui piazzati ed è consapevole dei propri limiti. De Rossi ha avuto anche il grande merito di mettere in porta Svilar, che credo sia stato il valore aggiunto della Roma in queste ultime settimane. Ha permesso ai giocatori di qualità di poter giocare guardando la porta e non a 70 metri, come capitava prima. Li ha saputi gestire meglio e mi sembra ci siano anche meno infortuni rispetto a prima. Non mi aspettavo un impatto così importante, però è stato bravo. È stato un grande giocatore e si sta dimostrando un allenatore intelligente, preparato e gli faccio molti complimenti. Credo si sia ampiamente meritato il rinnovo”.

Sono ormai passati due anni dall'addio di Dybala alla Juve per scelta tecnica, ma secondo te in questa Juve Dybala sarebbe o no un titolare?
“Assolutamente sì, sarebbe ancora titolare nella Juventus, come in tutte le squadre di Serie A. È un giocatore straordinario, ancora molto legato alla piazza bianconera. Fosse stato per lui, sarebbe rimasto per sempre a Torino. C’era stato un accordo sancito con una stretta di mano, tanto che Dybala aveva fatto un regalo a tutta la squadra e aveva organizzato una festa. Credo sia stato molto molto bravo a gestire il contraccolpo. Ora se lo possono godere i tifosi della Roma, quando è in condizione è ancora il giocatore più forte della Serie A insieme a Leao. Credo sia giusto dire che in questi anni solo gli infortuni lo hanno frenato. Ai tempi Tiago Pinto fece un capolavoro ad acquistare Dybala a zero con un contratto anche a costi contenuti”.

Che partita ti aspetti vedremo domenica? La Juve aspetterà la Roma e proverà a colpire in contropiede o proverà ad attaccare?
“Quando si parla di una partita della Juventus è sempre difficile. La Juve non ha tante certezze al momento e ha poca fiducia. Le due squadre si assomigliano sotto alcuni aspetti, sono due squadre fisiche, brave nella lotta, nei duelli e nei contrasti. Mi aspetto una partita spigolosa e bisognerà capire chi starà meglio fisicamente. I duelli individuali e l’intensità faranno la differenza. Chi dimostrerà di avere più forza e agonismo potrà vincere. La Juventus fa molta fatica a segnare su azione, l’ultimo gol in campionato su azione risale alla partita contro l’Atalanta del 10 marzo. La Roma invece, con un grande Svilar e con una difesa solida, fa fatica a subire gol. I due gol presi contro il Napoli arrivano su un rigore e con un tiro deviato, altrimenti difficilmente avrebbe subìto due reti. Questo, quindi, è sicuramente da considerare. Nel complesso, credo che chi avrà più intensità e più forza, potrebbe avere la meglio”.  


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