Cambio Campo - Dinoi: “La Juve può arrivare in zona Champions, oggi è uno scontro diretto. Non ci sono rimpianti per aver perso Dybala”
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Simone Dinoi, giornalista di TuttoJuve.com, con il quale abbiamo parlato di Roma-Juventus.
Allegri ha recentemente discusso con un giornalista in diretta tv, Mourinho è stato protagonista di un’accesa discussione con gli arbitri, sono i due allenatori più pagati del campionato ma entrambi sembrano in difficoltà: oggi sono ancora due tecnici capaci di fare la differenza?
«Per quanto riguarda Mourinho, secondo me lui non è più quello di una volta. Ma non lo dico io, lo dicono i suoi ultimi risultati. Guardando lo storico recente di Mourinho, direi che ha fallito un po’ ovunque, vittoria della Conference a parte. Per quanto riguarda Allegri, c’è un discorso più ampio da fare. Da un punto di vista di campo, non fa più la differenza come un tempo. Bisogna però dire che la Juventus ora sta vivendo un momento particolare. La penalizzazione, la società che è cambiata, Allegri è l’uomo che ha tenuto la barra dritta. Ha gestito in maniera ottimale una situazione molto complicata. Sta portando risultati nonostante una situazione molto difficile. In generale però no, entrambi non fanno più la differenza come un tempo e nell’analisi non si può non tener conto che sono anche gli allenatori più pagati del campionato. Su Allegri mi tengo però questo “asterisco” ed è giusto sottolineare che ha gestito e sta gestendo in maniera ottimale questa situazione extra campo».
La Juve al completo e senza penalizzazione avrebbe potuto lottare per lo scudetto?
«Dividiamo il ragionamento. A inizio stagione assolutamente sì. Ti dico di più, a inizio anno non avrebbe potuto lottare per lo scudetto, avrebbe dovuto. In estate la Juve è stata costruita per vincere il campionato e ha una rosa secondo me superiore a quella del Napoli. Poi, oggi, vedendo il cammino del Napoli, devo dire che comunque non sarebbe riuscita a tenere il ritmo della squadra di Spalletti. Però a bocce ferme, ragionando sui valori delle rose e dei singoli, secondo me la Juventus non è inferiore al Napoli».
Senza calcolare la possibilità che venga tolta la penalizzazione, il quarto posto è un obiettivo ancora reale per la Juventus?
«Dico di sì. Oggi c’è uno scontro diretto, sia in termini di umore che di classifica può essere decisivo. Con una vittoria la Juventus potrebbe avvicinarsi alla Roma e alle altre. È un’occasione molto importante, anche se la Lazio ha vinto contro il Napoli».
Nella Roma Dybala continua a fare bene ma ora si vede anche un grande Di Maria alla Juventus: sono i più i rimpianti per aver perso Dybala o l’entusiasmo per avere in squadra Di Maria?
«Rimpianti non ce ne sono. La storia tra Dybala e la Juve era finita o doveva comunque finire, poi è finita male, ma i tanti tira e molla hanno trascinato una situazione che doveva finire. Ci si augurava di salutarsi meglio, ma comunque era una storia destinata a terminare. Rimpianti quindi non ce ne sono, pur riconoscendo che Dybala è un grandissimo giocatore. Di Maria sta facendo benissimo, da dopo il Mondiale sta facendo davvero la differenza. Con una giocata cambia la partita. A oggi è ancora in scadenza, quindi non c’è una prospettiva futura, ma comunque l’entusiasmo intorno a lui è molto elevato».
Che partita ti aspetti, come giocheranno le due squadre?
«Faccio sempre fatica a dire che partita mi aspetto, perché ogni partita dipende da eventi che possono cambiare tutto. Nelle ultime partite la Juventus sta migliorando nella gestione degli eventi, delle situazioni inaspettate. Ad esempio, con il Torino mi aspettavo una partita bloccata, poi il Toro è andato subito avanti e la Juve è stata però brava a reagire. Se dobbiamo ragionare senza eventi particolari, sicuramente anche in questo caso mi aspetto una partita bloccata. Entrambe le squadra si affideranno – come fanno quasi sempre – alle giocate dei singoli, alle iniziative dei giocatori di maggior talento. Mi immagino una partita bloccata con i giocatori chiave come Dybala, Pellegrini, Di Maria e gli esterni della Juve che proveranno a creare qualche occasione».