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Cambio Campo - Dinoi: "Roma-Juve è una partita difficile da decifrare tatticamente. Entrambe possono ancora arrivare in zona Champions"

di Danilo Budite

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L'ospite di oggi è Simone Dinoi, giornalista di Radio Bianconera e TMW, con il quale abbiamo parlato di Roma-Juventus.

Che partita ti aspetti? Tatticamente dove si deciderà il match?
"La Juventus è semplice da decifrare: ha sempre il blocco basso difensivo e si affida all'estro dei giocatori offensivi che qualcosa solitamente creano, vediamo un po' se ci sarà Dybala dal primo. Per il resto si difenderà e cercherà di occupare qualche spazio con le accelerazioni di Chiesa e gli inserimenti di McKennie. Non mi aspetto che faccia la partita, ma dipenderà anche da come giocherà la Roma, vedremo chi prenderà il pallino del gioco. Tatticamente è una partita difficile da giudicare, ma dalla Juventus mi aspetto questo, a meno che Allegri non metta in campo sia Arthur che Locatelli e decida di gestire un po' di più il pallone".

I due allenatori maggiormente criticati in questo campionato sono probabilmente Mourinho e Allegri, spesso additati come “bolliti”. Credi veramente che abbiano fatto il loro tempo o possono ancora dare molto alle proprie squadre?
"Hanno avuto due carriere vincenti, ma diverse. Mourinho ha fatto benissimo fino all'Inter, poi ha avuto qualche situazione che non ha gestito al meglio e ha avuto più opportunità rispetto ad Allegri per dimostrare le sue difficoltà. Allegri ha fatto benissimo alla Juventus e ora è tornato, quindi non ci sono molti termini di paragone. Allegri non sembra il profilo più adatto per questa Juve, per una squadra con molte difficoltà. Dire che sono superati è un po' troppo, però certamente molti colleghi si sono adattati di più al calcio degli ultimi anni".

Credi che sia possibile per Juventus e Roma raggiungere il quarto posto e in tal senso quanto pesa questo match?
"Sì è possibile, ci sono ancora gtanti punti a disposizione, c'è tutto un girone. Il match pesa per l'autostima, chi perde a livello psicologico può accusare molto. Dal punto di vista dei punti è importante per gli scontri diretti, che ora iniziano a pesare e la possibilità di essere avanti a pari punti è importante. Il campionato ancora è lungo comunque, sicuramente Roma e Juventus possono giocarsi il quarto posto, ma comunque su entrambe ci sono molti punti di domanda".

Le assenze di Mancini e Karsdorp rendono più semplice l’impegno per i bianconeri?
"Quella di Karsdorp sicuramente è un bel problema. Quella di Mancini pesa, ma anche lui ha avuto qualche difficoltà in questa stagione. Quando mancano comunque due titolari è sempre un problema, ma anche la Roma arriva con alcuni problemi. La Juve però viene da una partita contro una squadra con tanti titolari e praticamente non è cambiato nulla".


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