Cambio Campo - Frascadore: "Mi aspetto una partita a ritmi alti, gli allenatori daranno più lustro al derby. La Roma perde qualcosa con l'assenza di Pellegrini"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L'ospite di oggi è Matteo Frascadore, giornalista di Laziopress, con il quale abbiamo parlato di Lazio-Roma.
Che partita ti aspetti? Come sarà l’atteggiamento delle due squadre?
"Mi aspetto una partita giocata a ritmi alti, dove entrambe le squadre cercheranno di prevalere a livello offensivo e di gestione della gara. Oltre ad essere sentita come sempre, essendo un derby, ci sarà a mio avviso anche il fattore allenatori che darà più lustro alla gara, essendo comunque due top, seppur per motivi e situazioni diverse. Un derby con due grandi allenatori mancava da molti anni.
Dopo due vittorie consecutive, la Lazio non ha più vinto, ottenendo due sconfitte e due pareggi tra campionato e coppa. Cosa non sta andando?
"La partenza a razzo contro Empoli e Spezia ha permesso alla Lazio di poter respirare un po' in vista del tour de force che ci sarebbe stato dopo la sosta. Un cambio modulo e, soprattutto, un cambio di mentalità non si ha in pochi mesi ed un calo come quello delle ultime partite era preventivabile. Come al solito il Sarrismo, come ormai viene definito, ci mette un po' di tempo ad essere assimilato, quindi credo ci vorrà ancora un po' di tempo prima di vedere continuità nel gioco e nei risultati".
Considerano i proverbiali inizi lenti di Sarri, resta alta la fiducia nell’ambiente?
"La fiducia resta alta, anche se i tifosi ovviamente vogliono sempre tutto e subito, per cui delle critiche, soprattutto sui social, un mezzo che dà voce a tutti, sono già arrivate. Ma in generale l'entusiasmo per Sarri questa estate era tanto e non credo che venga demolito da qualche risultato negativo consecutivo".
Come è stato preso l’arrivo di Pedro dall’ambiente è come sta giocando lo spagnolo?
"Inizialmente l'ambiente è stato diviso tra lo scetticismo, fortificato ovviamente dal gol al derby e l'esultanza, di alcuni tifosi e l'entusiasmo di altri, che hanno trovato in Pedro una figura di spessore, con molta esperienza alle spalle e soprattutto con un passato nella formazione e negli schemi di Sarri, cosa che lo sta inoltre rendendo l'arma in più di questa squadra. Inoltre lo spagnolo sta anche giocando discretamente bene, in quanto è sempre molto attento nelle due fasi e soprattutto è sempre il primo, nei momenti di blackout della Lazio, che cerca di dare una scossa recuperando palloni ed accelerando.
L’assenza di Pellegrini quanta fiducia in più dà alla Lazio?
"A livello di fiducia mi auguro non muova niente per la Lazio, chiamata comunque a fare una gara ad alta concentrazione e soprattutto in una condizione in cui gli ultimi risultati non sono stati buoni e le idee del mister non ancora assimilate del tutto. Però penso che, considerando l'inizio di stagione fatto ad un livello altissimo da parte di Pellegrini, la Roma perda qualcosa.
Che impressione ti ha fatto la Roma in queste prime uscite? Quale giocatore temi maggiormente?
"La Roma sta dimostrando da subito una buona personalità, la prima arma che secondo me ha fornito Mourinho a questa squadra. Credo sia una squadra compatta, a cui ovviamente serve ancora del tempo, in quanto non va dimenticato che anche la Roma ha cambiato modulo e mentalità dalla gestione Fonseca. Di giocatori importanti la Roma ne ha diversi, ma direi Abraham per il fatto che, oltre ad essere un buon attaccante, è l'unico lì davanti che i difensori della Lazio non conoscono".