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Cambio Campo - Gennari: "Sarà più decisiva per la Roma. Il 4-1 dell'andata è stato un risultato bugiardo"

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Fabio Gennari di Tuttosport e Primabergamo.it, con il quale abbiamo parlato di Roma-Atalanta.

Che partita ti aspetti? Tatticamente come si sfideranno le squadre?
“L’Atalanta nelle ultime due partite ha ritrovato una buona condizione atletica, quindi può nuovamente proporre in campo il suo classico gioco. Mi aspetto una bella partita, credo sarà più decisiva per la Roma che non per l’Atalanta, perché se dovesse vincere l’Atalanta la Roma si staccherebbe molto dal quarto posto, anche dal punto di vista mentale. Entrambe le squadre hanno giocatori importanti e che possono fare la differenza. Sarà una partita dal contenuto importante. La Roma deve vincere per continuare a sperare nella qualificazione alla Champions. All’andata Mourinho si è mostrato molto rispettoso di Gasperini, impostando la partita aspettando l’Atalanta. Credo però che giocando in casa e dovendo vincere, vedremo una Roma un po’ più offensiva. Nella gara di andata l’Atalanta ha preso subito gol, ora ha sviluppato un approccio più prudente. Sono cose che si imparano solo con l’esperienza”.

Dopo una serie di risultati negativi, l’Atalanta ha ritrovato la vittoria nei playoff di Europa League e contro la Sampdoria. Come arriva la squadra a Roma?
“L’Atalanta ha ritrovato un po’ di giocatori, contro la Samp ci sono stati rientri importanti. Un contro è avere in panchina giocatori della Primavera, un altro avere Muriel o Miranchuk, con tutto il rispetto per i ragazzi della Primavera. In difesa è importante il rientro di Palomino, un elemento che ha fatto molto bene in questa stagione. Adesso la squadra ha più soluzioni e quindi fa meno fatica. Secondo me, la preparazione atletica svolta durante la sosta di fine gennaio ha inciso sul rendimento della squadra nel mese di febbraio. Contro il Cagliari si era vista una squadra più bloccata, macchinosa e meno ficcante, contro la Samp si è rivista un’Atalanta più carica e in forma. Per il gioco di Gasperini l’intensità è determinante, quindi la condizione fisica è fondamentale. Nelle ultime due partite abbiamo rivisto l’Atalanta correre tanto e soprattutto bene. La prestazione delle ultime due partite deve dare grande fiducia a Gasperini e ai suoi ragazzi. La gara contro la Roma può essere una conferma della forma ritrovata”.

Nell’ambiente atalantino c’è più attenzione alla Juventus e all’obiettivo quarto posto o più preoccupazione per le inseguitrici?
“Io credo l’Atalanta non sia nelle condizioni di guardarsi in giro, la cosa fondamentale è recuperare tutti i giocatori. Adesso la squadra ha più alternative e questo è importante. Non va dimenticato che l’Atalanta ha una gara da recuperare, se la vince va a pari punti con la Juventus, ma - in virtù degli scontri diretti - la Juve sarebbe dietro. Avendo una gara in meno, l’Atalanta potrebbe permettersi anche di perdere con la Roma. Più dei punti, adesso conta la fiducia. Nell’ultimo turno l’Atalanta ha rimediato al danno fatto nella giornata precedente, perché è tornata alla vittoria mentre Fiorentina e Lazio hanno perso. Poi conta anche molto il modo di vincere, ad esempio secondo me la Roma ha fatto troppa fatica a battere lo Spezia. In questo momento conta vincere, ma conta tanto anche come arriva la vittoria. Nella corsa alle coppe questo conta tanto”.

L’Atalanta non perde all’olimpico da otto anni, la trasferta a Roma è vista con preoccupazione o c’è ottimismo e si pensa di poter fare risultato?
“La cosa bella degli ultimi anni è che l’Atalanta scende a Roma consapevole di poter ottenere qualsiasi risultato: può vincere, può perdere, può pareggiare. Sono quelle classiche partite da «tripla», che prima di Gasperini non erano mai partite da «tripla». Prima di Gasperini, se l’Atalanta veniva a Roma e conquistava un punto era un ottimo risultato, ora è cambiato questo schema. È una gara aperta, la partita di andata è terminata con un risultato bugiardo, in campo non si è visto un divario così grande. In quella partita aver preso subito gol ci ha penalizzato, ora l’Atalanta ha un approccio più prudente".

L’assenza di una punta vera in campo sta esaltando i trequartisti e i centrocampisti. Muriel è rientrato tra i convocati contro la Samp, a Roma vedremo ancora il finto 9 o tornerà Muriel?
“Pasalic ora è davvero difficile lasciarlo fuori, Pessina contro la Samp ha giocato una partita strepitosa. Davanti, quando l’Atalanta dà pochi punti di riferimento gioca meglio. Perché è una squadra che – soprattutto quando è in grande condizione – tende ad andare in porta con il pallone. Chiaro, con Malinovskyi o Koopmeiners si prova anche il tiro da fuori. Ma per lo più la squadra cerca molti uno-due e porta la palla da destra a sinistra per arrivare in area avversaria. Sono caratteristiche che possono sposarsi bene sia con Boga che con Muriel. Muriel contro Smalling, Mancini e Kumbulla può fare bene, perché è un attaccante mobile. I difensori della Roma possono andare in difficoltà se vieni a giocare dentro al campo e provi a prenderli sulla corsa. Questo l’Atalanta lo può fare sia con Boga che con Muriel”.


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