Cambio Campo - Gouka: "Il sorteggio non è stato accolto con entusiasmo. La Roma sembra diventata più forte. Slot non ha mai provocato Mou, forse c'è stato un problema di traduzione"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Roma e Feyenoord si affronteranno anche nel 2024, questa volta nei playoff di Europa League. Dopo il sorteggio di Nyon, Vocegiallorossa.it ha intervistato Mikos Gouka, giornalista olandese di AD Sportwereld, per scoprire come è stato accolto il sorteggio dal Feyenoord e dai suoi tifosi e sapere come è cambiata la squadra di Slot.
Terza sfida in tre anni, come è stato preso questo sorteggio dal Feyenoord e i suoi tifosi?
“Il sorteggio è stato una grande delusione per i tifosi. In primo luogo, perché temono di non poter venire in Italia neanche questa volta e quindi non potranno sostenere la squadra. Poi, dal punto di vista sportivo, vedono la sfida con la Roma come una nuova possibile battuta d'arresto. Non è positivo giocare con la squadra che li ha battuti nella finale di Tirana e che, la scorsa stagione, li ha tenuti fuori dalle semifinali solo per poco. In più, quest’anno la Roma sembra anche diventata più forte e, di conseguenza, sembra ancora più difficile da battere”.
La grande voglia di rivincita del Feyenoord credi sia più un punto di forza o un possibile punto di debolezza?
“La speranza di battere la Roma adesso potrebbe essere un punto di forza per il Feyenoord. Sono ansiosi di colpire dopo i due tentativi falliti. Vincere di nuovo il titolo nazionale non sembra possibile perché la capolista PSV ha vinto tutte le partite in questa stagione ed è a punteggio pieno dopo 16 giornate. L’Europa, quindi, è diventata, più che mai, l’obiettivo stagionale”.
Come è cambiato il Feyenoord quest’anno?
"In estate il Feyenoord ha perso il suo capitano, Orkun Kokcu, che è andato al Benfica. Oussama Idrissi è andato a giocare in Messico. Per il resto, la squadra è praticamente la stessa dell’anno scorso. In attacco c’è sempre Santiago Gimenez, ma rispetto all’anno scorso è cresciuto molto. Non è più il giocatore che prese il cartellino rosso per un calcio a Mancini”.
In questi anni Mourinho e Slot si sono mandati diverse frecciatine. Pensi che questa volta Slot proverà a usare un profilo più basso e si concentrerà più sul campo o continuerà lo “scontro” tra i due?
“A Roma forse si pensa che Mourinho e Slot si siano scontrati a parole, ma nei Paesi Bassi la gente la vede principalmente come un atteggiamento a senso unico di Mourinho verso Slot. A Slot era stato chiesto se avesse visto la Roma in Serie A quel fine settimana e lui ha risposto che aveva visto il Manchester City, una squadra che guarda spesso perché coltiva lo stesso stile di calcio del suo Feyenoord. Mourinho o ha ricevuto una traduzione mediocre oppure ha usato le parole di Slot per motivare maggiormente i suoi giocatori e tifosi. Dopo la partita di Roma, vinta dai giallorossi per 4-1, si è verificato il frequente episodio di imprecazioni da parte dei membri dello staff romanista nei confronti del silenzioso Slot. Mourinho per primo. Slot non ha reagito, è rimasto calmo e non ha avuto un atteggiamento provocatorio. Mourinho ritiene anche che i tifosi del Feyenoord abbiano pianto troppo a lungo dopo una finale persa. Tutto ciò ovviamente lo rende meno popolare in Olanda, ma è sempre molto apprezzato per le sue vittorie e i suoi record. Willem van Hanegem, il più grande giocatore olandese degli anni '70 dopo Johan Cruijff, ha spesso dichiarato di apprezzare tantissimo Mourinho. In Olanda però ci si rammarica che Mourinho cerchi inutilmente lo scontro. Probabilmente sarà di nuovo così nel periodo che precede febbraio. Domenica dopo la partita contro l'Heracles è stato chiesto a Slot ancora della Roma. Dopo che ha detto di aver visto il Barcellona sabato sera. un giornalista gli ha detto di non dire di aver guardato il Barça ma la Roma perché il avrebbe potuto pescarla di nuovo nel sorteggio. Slot è rimasto rispettoso e non ha dato nessuna risposta provocatoria e, anzi, spesso ha dichiarato di avere molto rispetto per tutte le vittorie ottenute in carriera da Mourinho”.