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Cambio Campo - Magrì: “La Roma fa sempre paura, ma il Lecce può dire la sua all’Olimpico. Faticanti? Il club punta su di lui per il futuro”

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Dennis Magrì, Direttore di TuttoCalcioPuglia e firma del Corriere dello Sport Puglia, con cui abbiamo parlato di Roma-Lecce.

Dopo un ottimo avvio, nelle ultime partite i risultati stanno un po’ venendo meno. Come mai?
«Quello del Lecce è stato un ottimo avvio di campionato, forse anche al di sopra di quelle che erano le aspettative iniziali, soprattutto perché in estate si è cambiata anche la guida tecnica e non è una cosa da sottovalutare… è come aver ricominciato da zero. D’Aversa è ripartito dallo stesso modulo di Baroni, il 4-3-3, ma ha cambiato tanti aspetti, come ad esempio l’impostazione da dietro. Quest’anno il Lecce osa di più con i difensori centrali e il portiere, questa è una cosa che è stata molto gradita all’interno dello spogliatoio. Sono arrivati tanti calciatori nuovi in estate e tanti sono già esplosi, come Almqvist, Krstovic e Kaba. Adesso stanno venendo un po’ meno i risultati… fino a un certo punto. Ha perso contro il Torino nell’ultimo turno, ma prima aveva perso solamente con Juventus e Napoli. La sconfitta di Coppa Italia secondo me non fa testo, ci sono state tante rotazioni e quella partita non era una priorità».

In estate Faticanti si è trasferito dalla Roma al Lecce ma per ora non lo abbiamo mai visto in Serie A, come mai?
«È vero, fino a questo momento si è visto solamente con la Primavera. Secondo me ha pagato il fatto che ci sia molta concorrenza. D’Aversa ha molta scelta, a volte c’è una corsa a tre per una sola maglia. Faticanti nel ruolo di regista ha davanti Ramadani, che ha giocato anche in Coppa Italia perché è il faro del Lecce. Come vice-Ramadani ci sarebbe anche Blin… c’è molta concorrenza. Il Lecce Primavera è campione d’Italia in carica ma sta facendo fatica, con l’inserimento di Faticanti il Lecce vuole tornare protagonista in quel campionato. Lui sa che se fa bene in Primavera, prima o poi avrà spazio anche in prima squadra. Sono sicuro che soprattutto nel girone di ritorno lo vedremo di più in campo, è un giocatore su cui Corvino e D’Aversa puntano per il futuro».

Con Hjulmand il Lecce ha fatto una cessione da record, chi credi sarà il “prossimo Hjulmand”?
«In primo luogo, vanno fatti i complimenti a Corvino, Trinchera e la società per aver venduto Hjulmand a quelle cifre. 19 milioni più 3 di bonus è una cifra record e una cifra veramente importante. A Lecce Hjulmand ha avuto un ottimo rendimento, ma quest’anno con Ramadani il Lecce ha fatto un salto di qualità. Oltre a recuperare palloni, come faceva Hjulmand, Ramadani riesce anche a incidere in avanti. È un giocatore molto più svelto, di testa e a livello qualitativo. Nelle prime quattro giornate era già arrivato a dieci tiri in porta, quanti quelli di Hjulmand in tutto lo scorso campionato. Con Ramadani il Lecce ha fatto davvero uno step in avanti. Se dovessi indicare il “prossimo Hjulmand”, direi Krstovic. Ha già dimostrato di essere un attaccante molto molto bravo. Poi c’è Almqvist. Peccato che in questo momento non sia sotto contratto con il Lecce, magari ci sarà modo. Secondo me lui è un giocatore veramente forte, nel campionato italiano può fare davvero la differenza, ma anche in un campionato come quello inglese. Lui è davvero la stella di questo Lecce e pian piano lo dimostrerà facendo anche gol, che è quello che gli sta mancando in questo momento».

Che partita ti aspetti di vedere domenica? Il Lecce come affronterà la Roma?
«Mi aspetto una bella partita, nonostante ci sia un bel gap tra le due squadre, me l’aspetto abbastanza equilibrata. Il Lecce ha necessità di tornare a muovere la classifica, la Roma vuole dare continuità agli ultimi risultati, sconfitta di Milano a parte. Mi aspetto una gara bella, vibrante, ricca di occasioni e di gol, come è sempre stato Lecce-Roma. Il Lecce ha dimostrato di sapersela cavare contro le grandi. Penso alla partita con la Juve, dove c’è stato anche qualche episodio… il corner da cui è nato il gol non era calcio d’angolo. Il Lecce se l’è giocata a viso aperto contro chiunque, e di questo va dato atto a D’Aversa. L’anno scorso con Baroni si pensava principalmente a non prenderle, quest’anno con D’Aversa si pensa a non prenderle e a darle. Tolta la partita con il Napoli, dove il Lecce ha perso 4-0, ma anche in questo caso andrebbero analizzati bene gli episodi e come è andata la partita… il Lecce era anche riuscito a segnare con Strefezza ma poi il gol è stato annullato. Gli ultimi gol sono arrivati nel finale quando il Lecce non c’era più. In generale, il Lecce se la gioca contro tutti e secondo me sarà una bella partita equilibrata. Gli episodi o una giocata di un singolo della Roma può fare la differenza, ma se il Lecce si oppone come squadra può dire la sua».

Una Roma così in difficoltà fa meno paura? C’è la sensazione di poter fare risultato all’Olimpico?
«La Roma fa sempre paura. Per vari motivi: il blasone, il modo di vivere la partita all’Olimpico… poi ci sono giocatori di assoluto livello come Lukaku, Dybala che è al rientro. Da questo punto di vista la Roma è una grande squadra, allenata da uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. Nonostante quello che si dica e le critiche stupide che ci sono sui social, Mourinho risponde con i fatti e con i trofei. Questa Roma fa paura, ma c’è la sensazione di poter dire la propria all’Olimpico e di poter fare risultato. L’errore che il Lecce non deve compiere è pensare che la Roma sia in difficoltà, perché secondo me non lo è».


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