Cambio Campo – Marchini: “Alla Fiorentina manca un giocatore che segni, Belotti farebbe comodo. Sarà una partita dura per entrambe le squadre”
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Giampaolo Marchini de La Nazione, con il quale abbiamo parlato di Roma-Fiorentina.
Cosa sta mancando quest’anno alla Fiorentina per lottare per l’Europa?
“Sta mancando soprattutto un uomo davanti che faccia gol. A inizio campionato la squadra ha fatto fatica a trovare i ritmi della passata stagione, poi quando ha ritrovato le sue caratteristiche, il problema è stato la scarsa precisione sotto porta. La squadra crea una grande mole di gioco ma non si riesce a trasformare le occasioni create in gol”.
In questo senso Belotti – che a Roma sta facendo fatica ed è accostato spesso alla Fiorentina – può essere l’attaccante che manca a Italiano?
“Che Belotti piaccia alla Fiorentina è un dato di fatto, ma non solo da quest’anno. Negli anni la viola non è però mai riuscita a portarlo a Firenze. Viste le difficoltà che sta vivendo a Roma, potrebbe essere un’occasione. Nel mercato di gennaio prendere un giocatore come Belotti è quasi un acquisto top”.
Nico Gonzalez sembrava essersi ritrovato con il gol contro il Sassuolo, ma ora sembra essere vicino alla cessione al Leicester. Qual è la situazione?
“Gonzalez è un giocatore importantissimo per la Fiorentina. È stato frenato da diversi infortuni, ma lui è un uomo chiave della squadra di Italiano. Sicuramente il difficile inizio di stagione della squadra si spiega anche con la sua assenza. In questo momento la Fiorentina fa muro per una sua cessione e sostiene di non aver ricevuto offerte ufficiali. Per ora la sua partenza è difficile, ma con il calciomercato tutto cambia in pochi minuti. È ovvio che è una situazione da monitorare, ma la Fiorentina per il momento è tranquilla su questo argomento”.
Quando la Roma ha vinto la Conference League in tanti hanno etichettato la competizione come “inferiore”. Quest’anno la sta giocando la Fiorentina, che impressioni ti ha dato questa Coppa?
“Se l’hanno bistrattata, hanno fatto male. La Conference è sempre una competizione europea, non è una coppetta e vincere non è mai facile. È una competizione da onorare. A Firenze non si vince da tanti anni e vincere sarebbe importante per il progetto e per i tifosi, un po’ come è stato per la Roma lo scorso anno. I tifosi romanisti hanno giustamente accolto con grande entusiasmo la vittoria”.
Che partita ti aspetti e come arriva la Fiorentina al match dell’Olimpico?
“Potrebbe essere una partitaccia, difficile per entrambe. La Fiorentina arriva da un momento positivo sotto il profilo dei punti, meno sotto il profilo del gioco. Contro il Monza ha giocato bene e ha pareggiato, contro il Sassuolo ha giocato meno bene ma ha vinto. Più del gioco però contano i risultati. Credo la Fiorentina abbia problemi simili a quelli della Roma. Italiano ha anche diverse assenze, su tutte quella di Cabral, che sembrava un giocatore ritrovato ma si è infortunato. Al suo posto giocherà uno tra Jovic e Kouamé, che non è neanche una prima punta di ruolo. Fisicamente la squadra non è al meglio, ma mentalmente sta bene. Sarà una partita interessante da vedere”.