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Cambio Campo - Merlini: “Le due rose? La Roma ha qualcosa in più. Sono curioso di vedere i giallorossi senza Lukaku”

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Marco Merlini, con il quale abbiamo parlato di Roma-Bologna.

Motta continua a ribadire che la Champions non è un obiettivo, ma ora - con anche il posto in più che l'Italia ha conquistato - l'ambiente inizia a crederci davvero?
«Non è che Motta ribadisca che la Champions non è un obiettivo. In realtà sono due le linee di pensiero che lui sta perseguendo anche in conferenza. La prima è quella classica del “ragioniamo una partita alla volta”. L’altra invece è quella del “la pressione ce l’hanno gli altri, noi siamo tranquilli e continuiamo a fare quello che abbiamo sempre fatto”. L’ambiente comunque ci crede molto. Allo stesso tempo però, come accade spesso, prevale la scaramanzia. Quindi sì, ci credono tutti ma viene detto solo sottovoce (ride, ndr). Comunque c’è grande euforia, non a caso saranno tanti i tifosi che verranno a Roma».

Quanto peserà l'assenza di Ferguson a Roma e in generale nel finale di campionato?
«Sarà pesante. È vero che il Bologna ha una rosa che - proprio grazie a Thiago Motta - è stata valorizzata nel corso di tutto il campionato, però è anche vero che Ferguson fa parte di quella colonna vertebrale su cui Thiago Motta ha costruito i successi del Bologna. Una colonna che parte da Skorupski ha in Beukema l’elemento fondamentale della difesa, in Freuler l’anima del centrocampo, in Ferguson l’elemento che accorda centrocampo e attacco e Zirkzee come punta. Diciamo che viene a mancare un elemento di questa colonna vertebrale, bisogna vedere come lo sostituirà. Ferguson ha caratteristiche uniche, è in grado di fare entrambe le fasi, ha gol nei piedi, è fisicamente molto dotato. Un’alternativa identica in rosa non c’è, bisognerà capire quali saranno le alternative che Thiago Motta sceglierà di volta in volta».

Facciamo un salto nel futuro: il Bologna come lavorerà in estate se dovesse centrare la qualificazione in Champions? Quanto conterà la permanenza o meno di Motta?
«Questa cosa non è facile da inquadrare. Di sicuro il valore aggiunto rimane il direttore sportivo Sartori, il deus ex machina di questa stagione. Non credo che lui snaturerà il suo modo di lavorare. Immagino una o due cessioni ci saranno e non credo si andrà a prendere un big. Non è nelle corde della società e nemmeno nelle corde di Sartori. La permanenza di Motta è chiaramente l’ago della bilancia. È inutile nasconderselo, la vera scoperta e la vera fortuna di questo Bologna è stato lui. Ha valorizzato tanti giocatori, anche alcuni giocatori che già c’erano e che non avevano espresso questo potenziale. Tutto ruoterà intorno alla sua permanenza. In caso di addio, se Motta decidesse un’altra strada, bisognerebbe capire quale sarà la scelta della società. Al momento, non è chiaro. Sicuramente il Bologna perderebbe moltissimo con la partenza di Motta».

Che partita ti aspetti di vedere? Come si affronteranno Roma e Bologna?
«Mi aspetto di vedere il solito Bologna. È una squadra che ha una precisa identità e a prescindere dall’avversario non ha mai cambiato spartito. Ha sempre giocato nella stessa maniera e anzi a volte riuscendo meglio con le grandi. Sono curioso invece di vedere la Roma senza Lukaku. È vero che negli ultimi tempi non è stato il cecchino che conosciamo, però è anche vero che la sua presenza fisica è un valore enorme per la Roma. Sono curioso di vedere come imposterà la manovra. Di sicuro sarà più difficile vedere un lancio lungo. Per il resto, mi sembra una partita impronosticabile. Tutti e tre i risultati sono possibili. Sono due squadre in un ottimo momento».

A oggi è possibile dire che le rose di Roma e Bologna si equivalgono?
«La classifica dice questo e la classifica è sovrana. Credo però che la Roma abbia qualcosa in più, anche perché la Roma ha dovuto combattere su più fronti e in più competizioni. E per farlo devi avere una rosa attrezzata. Il Bologna questa cosa la scoprirà l’anno prossimo, scoprirà le difficoltà del doppio impegno settimanale. Al netto di tutte le belle cose che ha mostrato la squadra di Thiago Motta, credo che la Roma abbia qualcosa in più sia nei singoli che nel collettivo».


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