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Cambio Campo - Mirandola: “Il Milan è leggermente favorito nel doppio confronto. De Rossi ha portato gioco e mentalità”

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Giacomo Mirandola, giornalista di RadioRossonera.it, con il quale abbiamo parlato di Milan-Roma.

Come è stato recepito dall'ambiente milanista il sorteggio contro un’italiana? La Roma è considerata un'avversaria difficile da battere o c'è fiducia di superare il turno?
“Quando c’è un sorteggio europeo si è sempre un po’ divisi tra il volere un sorteggio più facile per vincere e andare avanti e, dall’altra parte, il voler disputare partite di prestigio, magari andando anche a giocare una trasferta affascinante come ad Anfield contro il Liveropool, che è sicuramente la favorita per la vittoria finale. Credo tutti volessero evitare un derby italiano, però oggettivamente, con tre italiane ancora in corsa, la probabilità era molto elevata. È saltato fuori Milan-Roma e però credo che la più scontenta delle italiane sia l’Atalanta, che dovrà vedersela con il Liverpool. La sfida tra Milan e Roma è molto interessante. Chiaramente in una competizione europea, anche per un discorso di stimoli nuovi, è sempre più affascinante affrontare una squadra di un’altra realtà. Però il vantaggio, per entrambe, è di conoscere chi si ha di fronte. In generale, c’è abbastanza fiducia di passare il turno. C’è fiducia perché nel passato recente, e anche in questa stagione, il Milan ha sempre battuto la Roma. E nella doppia sfida le sensazioni sono comunque buone. Questo ovviamente non significa che la Roma venga sottovalutata, però sicuramente c’erano avversarie più complicate da poter affrontare, come Liverpool e Bayer Leverkusen. Credo che al momento del sorteggio anche l’Atalanta venisse considerata un’avversaria un pochino più pericolosa della Roma, anche alla luce dei risultati negli ultimi scontri diretti”.

La storia del Milan in Europa è sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi anni però anche la Roma sta facendo molto bene in Europa, c'è una favorita secondo te?
“La favorita credo sia il Milan, anche se non di molto. Il Milan è favorito sia per un discorso di valori di rosa, sia per un discorso di precedenti. Entrambe le squadre sono in un buon momento di forma, anche se – rispetto a quando c’è stato il sorteggio – ora il Milan sta meglio e la Roma meno. In questo tipo di partite va poi considerato anche il calendario. Quello del Milan mi sembra leggermente più semplice, anche perché il Milan può permettersi più della Roma di mollare un pochino in campionato. La squadra giallorossa però avrà sicuramente ritrovato entusiasmo grazie alla vittoria nel derby”.

In campionato il Milan ha battuto la Roma già due volte, ma questa Roma è sicuramente diversa. Cosa ti preoccupa maggiormente della Roma di De Rossi?
“È vero, il Milan ha vinto contro la Roma nelle due partite di campionato, ma bisogna anche dire che quelle due gare sono arrivate forse nei peggiori momenti dei giallorossi, tant’è che dopo il match di ritorno è arrivato l’esonero di Mourinho. De Rossi ha cambiato la mentalità della squadra e ha riportato al centro del progetto giocatori che serbavano ai margini, Pellegrini su tutti. Sono convinto che stia tirando fuori il meglio dai singoli, ma quello che è veramente cambiato è il modo di giocare di squadra della Roma. Adesso la squadra gioca veramente bene. Poi ha un creatore di gioco di altissimo livello, Paulo Dybala, che è di gran lunga il più talentuoso della rosa. In generale, la rosa della Roma è di alto livello. Tiago Pinto è stato spesso criticato, ma secondo me ha fatto un grande lavoro. Ha portato a Roma giocatori di livello internazionale come Dybala e Lukaku e la squadra è competitiva. Personalmente, quello che mi spaventa della Roma è il modo di giocare di squadra e, a livello individuale, Dybala. Dai suoi piedi passano tutte le azioni della Roma ed è veramente cruciale per i giallorossi. Poi c’è Lukaku, che può essere un fattore ed è sempre un giocatore temibile, anche se spesso nelle grandi gare fa fatica”.

Se potessi, quale giocatore toglieresti alla Roma?
“Questa domanda è facilissima. Io sono un grandissimo estimatore di Paulo Dybala, come probabilmente si sarà già capito dalla domanda precedente. È il perno della Roma. La sua presenza o assenza incide sempre: Dybala in campo o Dybala assente cambia tutta la dinamica di gioco per la Roma. È un giocatore strepitoso e, senza i tanti infortuni che ha avuto, sarebbe potuto diventare uno dei 10 giocatori più forti del mondo. Come si sarà capito, ho una grandissima stima di lui e senza dubbio toglierei lui alla Roma”.


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