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Cambio Campo - Montano: “Non mi aspettavo un De Rossi simile, spero possa continuare così. Stagione negativa del Napoli? Le responsabilità sono di De Laurentiis e dei calciatori”

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.

L’ospite di oggi è Alessandro Montano, giornalista di Radio Punto Nuovo, con cui abbiamo parlato di Napoli-Roma.

Dopo la sconfitta contro l'Empoli Calzona si è preso grandi colpe, ma i giocatori invece quante colpe hanno?
“È un discorso molto lungo quello delle colpe, perché è tutto collegabile alla grande colpa – quella gestionale – di De Laurentiis. Le parole di Lozano dall’Olanda hanno fatto un po’ suonare il campanello d’allarme anche sulla gestione del presidente, che rinnova un calciatore solo e non rinnova tutti gli altri. Che sostanzialmente forse non ha atteso le aspettative di premi e riconoscimenti dopo lo scudetto al gruppo, che comunque aveva delle criticità anche prima di vincere. Detto questo, i calciatori ci hanno messo del proprio, soprattutto nell’ultimo periodo. Perché va bene i cambi di panchina, va bene l’arrivo di Calzona, va bene le situazioni pesanti all’interno dello spogliatoio, però questa è una squadra talmente irriconoscibile e talmente vuota anche di amor proprio, di dignità dal punto di vista sportivo, che diventa anche complicato fare qualsiasi tipo di analisi. Diciamo che i calciatori avevano un alibi, che è scomparso dall’arrivo di Calzona in poi. Anche perché Calzona è stato voluto dal gruppo, quindi non hanno più molte scuse. E direi che ora sono responsabili tanto quanto Aurelio De Laurentiis”.

Nell'ambiente c'è più paura di terminare il campionato fuori dalla zona Europa o c'è più fiducia di riuscire a risalire la classifica?
“Ma in realtà nessuna delle due, c’è solo contestazione. Dico una cosa che a me mette tristezza, perché il Napoli secondo me non ha una storia europea da permettersi di snobbare la Conference League, però per molti tifosi se non si fa la Champions, tanto vale non fare nessuna coppa. Forse è un qualcosa che un po’ è anche nella testa di Aurelio De Laurentiis, anche se l’Europa League ora ha cambiato un po’ il proprio peso specifico e ha acquisito appeal, soprattutto se un’italiana quest’anno dovesse vincere. Detto questo, diciamo che peggio di così è difficile fare. Il Napoli rischia di finire il campionato come capolista della parte destra della classifica. Un qualcosa che non è che spaventa, ma fa rabbia. Con la Roma ci sarà sold out ma sarà come contro l’Empoli; quindi, ci sarà grande contestazione da parte di tutti i settori. Un anno fa si parlava di sold out per festeggiare il titolo e adesso invece è per protestare. Questo perché, per ricollegarci alla prima domanda, ora anche la squadra è vista dai tifosi come responsabile”.

Che partita ti aspetti vedremo domenica al Maradona? Come si affronteranno le due squadre?
“Mi aspetto una partita molto brutta. Una gara molto molto brutta, perché il Napoli al momento è una squadra senza carattere e senza anima, a differenza della Roma che invece ne ha da vendere. Certamente qualche individualità del Napoli rischia di essere provocata, tra virgolette, dalle forti personalità e dai calciatori che fanno della grinta e dell’agonismo il proprio pane quotidiano. E in casa Roma ce ne sono tanti. Però, detto questo, è un Napoli che mi dà talmente poca fiducia, che dubito reagirà dopo gli ultimi due doppi passi falsi contro Frosinone ed Empoli. Io mi aspetto una partita molto brutta da parte del Napoli e anche un po’ brutta da parte della Roma, che deve pagare un po’ dazio dei tanti impegni. Anche dal punto di vista mentale la Roma potrebbe essere un po’ distratta, visto che giovedì dovrà giocare una grande partita”.

Come vedi la Roma di De Rossi? Ti aspettavi questo rendimento?
“Non mi sarei mai aspettato un De Rossi simile, però mi aspettavo da subito qualcosa di meglio rispetto a Mourinho, che ormai era ridotto a una figurina in panchina. So che c’è una sorta di incantesimo che ha colpito alcuni romanisti, che sono rimasti rapiti dallo Special One, però De Rossi ha un’altra identità. E poi dall’esterno mi sembra abbia trovato una grande risposta da parte del gruppo, che invece si era un po’ logorato nei rapporti con Mourinho. Poi devo dire che adoro ascoltare De Rossi in conferenza stampa, mi auguro davvero che possa rimanere così genuino e cristallino. È davvero molto interessante ascoltarlo. In un mondo di risposte fatte con il copia e incolla, sentire le analisi di De Rossi è davvero stimolante. Non mi aspettavo questo rendimento e ancor meno in Europa, dove pensavo potesse pagare un po’ dazio per la sua inesperienza (chiaramente da allenatore, non da giocatore). Invece mi ha sorpreso e spero possa continuare così e arrivare in finale di Europa League”.


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