Cambio Campo - Spezzani: “De Rossi parla di calcio e fa meno polemiche. Il Sassuolo non farà il catenaccio perché non avrebbe senso farlo. Il sostituto di Berardi è il gruppo”
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini
Torna l'appuntamento con "Cambio Campo", la rubrica di Vocegiallorossa.it nella quale, prima di ogni partita della Roma, vi proponiamo un'intervista ad un giornalista che segue la squadra avversaria.
L’ospite di oggi è Valentina Spezzani, giornalista della Gazzetta di Modena, con la quale abbiamo parlato di Roma-Sassuolo.
Come mai una squadra come il Sassuolo si trova immischiata nella lotta salvezza? Cosa non ha funzionato fin qui?
“Il Sassuolo si trova coinvolto nella lotta salvezza perché quest’anno più di altri anni si è scelto di puntare su giocatori giovani o giocatori che non conoscevano la Serie A. A centrocampo sono andati via Frattesi e Maxime Lopez e sono arrivati Boloca, che non aveva mai giocato in Serie A, Lipani, arrivato dalla Primavera 2, e Racic, che arrivava dall’estero e non conosceva il campionato italiano. Sulle fasce sono andati via dei terzini esperi come Rogerio, Kyriakopoulos e Muldur. Al loro posto sono arrivati Vina, che come ben sapete è rimasto poco e ha fatto ben poco, Pedersen, che ha avuto bisogno di tempo per adattarsi, e Missori, che è un giovane. Si è scelto di puntare su giovani e su giocatori con poca esperienza in Serie A e purtroppo alcuni hanno reso fin da subito, come Boloca, altri invece hanno bisogno di più tempo”.
La lotta salvezza è apertissima, chi vedi favorita? Il Sassuolo può soffrire il fatto di non essere abituato a trovarsi in questa situazione?
“Chi vedo favorita è difficile dirlo. Ci sono tantissime squadre in pochi punti, per fortuna. È vero che il Sassuolo non è molto abituato a queste situazioni, ma è già capitato in passato. Nel 2017 ad esempio, quando ci fu l’esonero di Bucchi e al suo posto arrivò Iachini, o nel primo anno di Serie A. Però sì, è vero che negli ultimi anni la salvezza non è più stata un problema. Quindi è vero che il Sassuolo non è abituato ma ha due-tre punti a suo favore: la qualità di alcuni giocatori, un allenatore esperto di queste situazioni e un pubblico che ti consente di lavorare con tranquillità, senza far mancare il sostegno. Anche domenica allo stadio c’è stato grande supporto. Da una parte si dice spesso che il poco pubblico di Sassuolo dà pochi stimoli, dall’altra però ti consente di lavorare con più tranquillità”.
Senza Berardi a chi si affida il Sassuolo per salvarsi?
“Sono d’accordo con quello che detto Ballardini, ovvero che tutti devono sostituire Berardi. Senza Berardi tutti devono dare qualcosa in più. Non credo che in questo momento serva un giocatore da solo, serve il gruppo, serve spirito di squadra, dentro e fuori dal campo”.
Che partita ti aspetti di vedere? Ballardini come farà giocare la sua squadra?
“Ballardini ha ripetuto più volte che non vuole snaturare nulla, perché questa squadra è stata costruita in un certo modo e vanno rispettate le caratteristiche dei giocatori. Per adesso, la squadra è sicuramente più compatta e ha subito un solo gol in due partite. Finora, il modulo che ha usato Ballardini è lo stesso di Dionisi, il 4-2-3-1. Non credo cambierà, perché la squadra è costruita per questo modulo e per questo tipo di gioco. La necessità è far rendere al meglio i giocatori, snaturare troppo sarebbe rischioso. Contro la Roma non penso farà un catenaccio, perché non avrebbe senso. La Roma ha giocatori in grado di segnare quando vogliono, Dybala può fare gol dalla trequarti anche se tu sei con tutti i giocatori dentro la tua area di rigore. Non sarà questo l’atteggiamento del Sassuolo perché non pagherebbe”.
La gara di andata era stata segnata da alcune polemiche extra campo. Questa volta non ci saranno Mourinho, Dionisi e Berardi, ti aspetti di vedere un post partita più tranquillo?
“Mi aspetto che si parli di calcio, della partita e di come hanno giocato le due squadre. De Rossi ha già dimostrato che questo è il suo modus operandi. Mi aspetto un pre e un post partita diversi e aggiungo per fortuna. Secondo me è giusto che gli allenatori diano meno spazio alle polemiche, perché a quelle già ci pensano i tifosi allo stadio e sui social. Non c’è bisogno di aizzare nulla, il clima è già rovente sul calcio, anche troppo a volte. Mi aspetto due allenatori che cercheranno di far rendere al meglio le proprie squadre e che alla fine commenteranno quello che si è visto in campo”.