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Adriano: "Dimostrerò che sono ancora un grande giocatore"

di Giulia Spiniello

La conferenza stampa integrale di Adriano da Riscone di Brunico:

Benvenuto, partiamo dalla condizione fisica, come stai? Un bilancio di questi giorni a Riscone. "Sono tranquillo per la forma fisica. La squadra c'è e io sto facendo di tutto per arrivare bene alle partite".

Come ti trovi con Totti? "Dentro c'è ancora da migliorare ma sicuramente faremo una bellissima stagione. Fuori Totti è un esempio per no".

Il tridente si puo' attuare? Totti-Adriano-Vucinic? "Possiamo giocare ma dobbiamo fare qualcosa in piu, aiutare la squadra a difendere. Dobbiamo aiutare dietro".

Come ti trovi a partire da destra con Totti davanti? "Sì, mi piace".

Totti ha detto sei uno che può far vincere la Roma da solo. "Sono contento, devo lavorare. Sto conoscendo i compagni e se sto bene posso aiutare la squadra. Sto lavorando per tornare quello di prima".

Cosa rappresenta la Roma per te? "Tantissime cose, qua c'è una famiglia, un gruppo e questo mi aiuterà tantissimo. Ho scelto la Roma perchè fa un bel calcio e sono tornato per vincere qualcosa".

Quando sei arrivato c'era scetticismo. Cosa vuoi rispondere? "Io non devo parlare ma fare. Anche al Flamengo sono rimasto 40 giorni senza fare niente e hanno detto che non ce l'avrei fatta. Sono stato capocannoniere e ho fatto vincere la squadra dopo 17 anni".

Hai parlato di famiglia, com'è stato in ritiro? "Da subito mi ha colpito il gruppo allegro. C'è da fare bene, a me piace ridere e scherzare e mai avuto problemi coi compagni."

Hai detto che Totti è una bella persona. Cosa non si capisce di lui da fuori? "Ogni giocatore ha il suo modo di essere fuori o dentro il campo. Totti in campo è sempre concentrato, fuori è un ragazzo, gli piace parlare, scherzare. A me piace la sua maniera di essere e spero di imparare tantissimo da lui"

Di cosa hai bisogno per stare bene? "Io chiedo di essere felice. Mi piace essere tranquillo, quando non rido c'è qualcosa che non va. Ora devo essere vicino alla mia famiglia"

Il tuo peso forma? "Vediamo sul campo, se dico che ho perso dieci chili nessuno mi crede".

Lo scorso anno anche eri stato vicino alla Roma. "Sì, ma volevo giocare la Libertatores col Flamengo per vincerla, ma non ci siamo riuscite. Mi cercavano anche altre squadre ma ho scelto di venire qui".

Hanno contato i brasiliani che ci sono? "Quello ti aiuta tantissimo e qua ce ne sono 4/5. Altri devono arrivare e sono piu tranquillo".

Ti manca qualcosa del Brasile? "Adesso no, sono felice qui. Non ho fatto cose belle in passato ma sono qua per far dimenticare quei momenti e tornare quello di prima".

Ti vediamo molto sorridente, Roma è la città giusta? "Sì, ho scelto bene. Ho parlato tantissimo con la società, con Totti, De Rossi. Abbiamo giocato sempre contro e ora siamo insieme. Speriamo di fare una bella stagione se lavoriamo come stiamo facendo adesso per vincere una coppa."

Hai sempre detto dell'ottimo rapporto coi compagni. I tuoi ex compagni contenti per te? "Ho sentito Maicon, Julio Cesar. Loro erano un po' arrabiati con me (ride)"

La sfida con l'Inter arriva subito. "Sto lavorando tantissimo"

Com'è l'attesa? "Per ora sono tranquillo. Ho vissuto bei e brutti momenti all'inter. Non ho mai trattato male nessuno, nè all'Inter nè coi tifosi".

La Roma per te è una scommessa ma anche in chiave nazionale. "Sì ho voglia. Spero di andare al Mondiale in Brasile".

Chi preferisci come allenatore per il Brasile? "Quello che sarà non sarà un problema per me. Spero in una persona seria"

Ci racconti i primi giorni con Ranieri, il rapporto con lui. "Lui mi dice di andare con calma e tranquillo. Lui mi parla sempre di lavorare tranquillamente e mi stimola".

Sei stato in varie città. Roma è la piu simile al Brasile. "Si dice che Roma sia la più vicina a Rio. A noi brasiliani piace il calore dei tifosi che ci porta in alto per dimostrare tantissimo. Spero che i tifosi mi aiutino".

In diecimila ti hanno accolto al Flaminio. "Mi ha colpito moltissimo"

Questa Roma può lottare per lo scudetto? "La Roma ha una bella squadra, se viene Burdisso poi è un gran giocatore"

E' all'altezza delle altre grandi? "Sicuramente. Ha anche il gruppo, la Roma ha questa squadra".

Hai parlato di scudetto. "Spero di vincerlo subito"

Mihajlovic ha detto che sei il piu forte se stai bene. "Devo lavorare. Mihailovic è stato il mio secondo padre in Italia. Lo ringrazio e ci tengo a lui perchè mi ha aiutato tanto e gli faccio i miei auguri".

Quanto ti manca per stare al top? "C'è ancora un mese per il campionato. Non staro' al massimo ma li vicino".

Tatticamente, non sono caratteristiche tue partire largo. "Ci ho giocato con Mancini, ma se sto bene fisciamente posso farlo senza problemi. Chiaramente devo conoscere la squadra ancora."

L'Inter ha vinto tutto, non ti è dispiaciuto non esserci? "Sì, io ma io non ho mentito, io non ce la facevo piu ad essere lontano da casa. Potevo restare e accompagnare la squadra ma penso che la felicità sia tutto nella vita e in Brasile l'ho trovata. Sono molto tranquillo, avrei voluto fare parte di questa stagione ma non piango la mia scelta".

Che ricordo hai di Mourinho? "Mourinho è sempre stato vicino a me. Se non ci fosse stato me ne sarei andato via prima. Anche i brasiliani dell'Inter mi tenevano lì, Mourinho è quello che ha avuto piu pazienza ma poi ha visto che non ce la facevo più".

Anche quando eri a MIlano ti piaceva Roma? "Sì, sia la squadra che la città. Venivo spesso."

Chi ti aiutato di piu ad inserti qui? "Tutti mi aiutano ogni giorno, mi chiedono se ho problemi. E' veramente una famiglia qua. Anche l'Inter lo era ma qua gruppo forte e società che ci fa stare insieme e io sono felice. Qua possiamo fare delle belle cose"

Proprio Mourinho ha detto che era una questione personale e non piu calcistica. In Brasile ti sentivi un malato o un ragazzo che voleva ritrovare affetti? "Stavo male, volevo smettere anche di giocare. Io ho due figli bellissimi che mi hanno aiutato, mi hanno fatto crescere come uomo, la mia famiglia".

Era un problema di alcolismo? "Se fossi stato malato di alcolismo non sarei stato qua. Non avevo piu voglia di ridere, ho staccato la spina per 40 giorni e poi sono tornato quello di prima, sono andato al Flamengo e abbiamo vinto"

Hai vissuto la storia del tuo amico al Flamengo? "Storia bruttissima, lui si è sempre comportato benissimo, poi non uscivo con lui spesso. A me sembrava un bel ragazzo non so la sua vita. Spero che possa uscirne. Non so se è colpevole o innocente."

Nostaigia superata? "Quando cadiamo si impara a rialzarsi. Sono caduto una volta e non voglio cadere piu, non preoccupatevi".

Un compagno che ti ha stupito a livello tecnico? "Menez. Ha una tecnica impressionante. Ha tutto, è un grandissimo giocatore".

Al termine della conferenza stampa di Adriano è avvenuto uno scambio di magliette tra lui e un giocatore della squadra di Hockey della Val Pusteria. Lo scambio è avvenuto perchè lo stemma di entrambe le squadre rappresenta un lupo.

 

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