Irdning - Piris: "La Roma mi ha cercato con insistenza". Sabatini: "De Rossi? Non ho detto che è cedibile"
Ivan Piris, neo acquisto della Roma, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Irdning.
Walter Sabatini introduce il calciatore:
“Oggi introduco Ivan Piris, lo abbiamo preso dal San Paolo, in Brasile. Farà il terzino destro, come caratteristiche è un brevilineo molto abile nell’uno contro uno in difesa, rapido e veloce. Ha una solida storia di calciatore, ha giocato molte partite in nazionale ed in Coppa Libertadores. Ha giocato anche una finale di Coppa Sudamericana contro l’Uruguay, seppur persa. Si vuole imporre nel nostro calcio, speriamo di poter esercitare l’opzione di acquisto presente nel suo contratto dato che è in prestito”.
Eventualmente la Roma ha fissato un prezzo per parlare della cessione di De Rossi?
“Non ho detto che è cedibile. Ho detto che è uno dei conduttori principali della nostra vicenda sportiva, è una persona fondamentale. Se mai si concretizzerà un'offerta mostruosa la ascolteremo, ma per noi De Rossi è insostituibile. Sarebbe difficile affrontare una proposta indecente per lui, non sarebbe sostituibile. La cifra per De Rossi è altissima, molto più alta dei 100 milioni per Cavani”.
Ivan Piris in conferenza stampa:
Come è cominciata questa operazione che ti ha portato a Roma?
“Avevamo quasi chiuso con un'altra squadra europea ma l’offerta della Roma era migliore, mi ha cercato con molta insistenza e sono venuto qui. Non potevo rinunciare. Voglio fare molto bene”.
Chi ti ha colpito di più nella Roma?
“Tutti sappiamo che Totti è il giocatore più importante in Italia. E’ uno dei migliori giocatori che nella mia carriera professionale ho avuto modo di vedere. Anche Lamela è un grande giocatore, pure Nicolas Burdisso. Li conosco perché sono sudamericani come me ed è un onore essere con loro”.
Come ti descriveresti come giocatore?
“Mi sento un giocatore bravo in difesa, rapido e veloce, una delle mie caratteristiche principali. Cerco sempre di lavorare al massimo e di migliorarmi. In Brasile ho imparato a giocare più in attacco a differenza di come accadeva in Paraguay”.
In Paraguay che tipo di richiamo c’è del brand Roma? E’ seguita?
“La Roma è conosciuta come uno dei club più grandi in Italia e nel Mondo in Paraguay. Ha fatto grandi campionati. Adesso in questa campagna acquisti sta prendendo grandi campioni, già è grande. Può diventare ancora più grande”.
Nel 2009 ti hanno votato come giocatore più promettente in Paraguay, sei appassionato di computer e tecnologia?
“A tutti piace internet ed i social network, piacciono anche a me. Ma ho un figlio di 11 mesi e mi piace passare il tempo libero con loro e con mia moglie”.
Cesare Maldini diceva che i giocatori del Paraguay fossero adatti al campionato italiano, ti ritrovi in questa osservazione?
"Il calcio paraguayano si caratterizza per dedizione e grinta, con la quale sopperiamo a una mancanza di tecnica. Sudiamo sempre per la maglia e lottiamo su ogni pallone, se aggiungiamo l'esperienza di un anno in Brasile penso di poter essere un giocatore più completo".
Ti aspettavi un allenamento così duro?
"All'inizio facevo fatica, ora sto meglio e affronto meglio la parte fisica. E' il secondo anno che faccio una preparazione del genere, sto cercando di superarmi giorno per giorno perché mi servirà nel corso della stagione".
Pensi di poter impensierire Zeman nel ballottaggio con Taddei?
"In realtà lottiamo per la maglia ogni giorno. Sono sicuro che l'allenatore noti ogni cosa e tragga conclusioni. Da qui a due settimane sono sicuro di poter volare in campo, spero di giocare la prima partita se il mister lo riterrà opportuno".
Pensi che ci sia bisogno di rinforzi in difesa?
"Sono scelte della società".
Quali sono i tuoi obiettivi per questa avventura romana?
"Sono qui per vincere, abbiamo concrete possibilità di vincere il campionato perché abbiamo grandi calciatori".
Zeman ti ha chiesto di spingere di più?
"Non ho ancora avuto modo di parlare col mister, sono sicuro che mi osserverà e trarrà conclusioni. Dipende anche dal giocatore che gioca dall'altra parte, Balzaretti spingeva e a me toccava riequilibrare la situazione".
Quanto ti sta aiutando Balzaretti ad integrarti?
"Con Fede scherziamo, parliamo. Lui parla un po' di spagnolo perché a Palermo aveva un altro paraguayano come compagno. Mi aiuta, ci capiamo abbastanza bene".
C'è un giocatore a cui ti ispiri?
"Mi sono ispirato a Francisco Arce, giocatore paraguayano (oggi CT del Paraguay, ndr). Un altro giocatore del quale mi piacerebbe ripercorrere le orme è Javier Zanetti".
Quali problemi hai avuto al San Paolo?
"Al San Paolo ho vissuto due tappe, la prima molto buona, la seconda un po' meno. Dopo la sosta avevo iniziato bene, poi ho avuto un infortunio di un mese e ho fatto fatica a recuperare. Qui per me inizia una nuova avventura, sono sicuro che tutto andrà bene".