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Fiorentina Femminile, De La Fuente: "Orgoglioso di queste ragazze. Il progetto deve andare avanti"

di Emiliano Tomasini

Sebastian de la Fuente, tecnico della Fiorentina Femminile, ha parlato dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia contro la Roma.

De La Fuente in mixed zone (da Tuttomercatoweb)

“Nei 90 minuti e anche ai supplementari abbiamo meritato di vincere contro una grande squadra che è stata capace di restare in partita sempre. Forse il 3-2 è arrivato troppo presto dopo il nostro doppio vantaggio, forse se fossimo riuscite a mantenerlo di più la gara sarebbe finita in un'altra maniera. Faccio i complimenti alle ragazze che hanno giocato 120 minuti, da sfavorite contro la Roma, dimostrando di essere all'altezza di queste partite”.

Quale dettaglio oggi la fa rammaricare di più?
“La partita è stata preparata bene, la Roma ha faticato a fare il suo solito gioco, ma queste partite vanno determinate da degli episodi, sul 3-3 siamo rimaste un po' aperte mentre costruivamo l'azione. Il dettaglio sono stati i rigori. Per noi venire qui e fare questa finale mettendola in vantaggio nonostante in campionato fossimo finiti lontano dalla Roma, vuol dire essere una grande squadra. Non c'è alcun rammarico se non la fortuna nei calci di rigore”.

C'è più amarezza nel non aver chiuso la gara nei 90' che per i rigori?
“Il 3-2 lo subiamo abbastanza velocemente come ho detto prima, forse qualche disattenzione nostra c'è stata, ma dovrei rivedere la gara, però siamo sempre stare in partita. Nei supplementari abbiamo avuto 5-6 palle buone mentre loro erano aperte, poi lo stesso per loro con noi troppo aperte e alla fine sono contento di aver visto una Fiorentina che era sfavorita fare una grande partita contro una grande squadra come la Roma”.

Cosa si porta a casa da questa annata?
“Una finale positiva, un successo perché questo è per la Fiorentina arrivare in finale di Coppa. Un risultato ottimo contro la Roma in cui siamo state in vantaggio per novanta minuti. Poi siamo state sfortunate nella lotteria dei rigori, c'è amarezza per le ragazze che non meritavano un finale così, ma non posso dire che c'è amarezza tale da vedere negativo. Stiamo costruendo qualcosa di importante, lo faremo anche il prossimo anno. Quest'anno siamo arrivate terze, siamo tornate in Champions League e abbiamo giocato questa finale perdendo ai rigori contro una Roma che aveva pareggiato una sola gara e perso solo due volte in campionato”.

L'uscita di Janogy vi ha tolto qualcosa in avanti? C'è stato un problema fisico o non ne aveva più?
“Dopo il gol mi ha chiesto il cambio, l'abbiamo tenuta in campo quanto potevamo perché sappiamo che è una minaccia costante, ma poi lei e Toniolo hanno chiesto il cambio e le abbiamo tolte. Fino a lì non avevo fatto modifiche perché la squadra aveva fatto una grande partita e anche chi poi è entrata ha fatto lo stesso. Facevo fatica a cambiare, ma poi era troppo stanca visto il grande sforzo e l'abbiamo tolta. Longo è entrata frizzante come lei, ha avuto le sue occasioni e ha calciato il rigore segnandolo. È una ragazza del 2000, purtroppo sbaglia Severini che è 2003, ma noi siamo una squadra giovane che sta crescendo e oggi mi riempie d'orgoglio allenare queste ragazze”.

Continuerà questo percorso?
“È un progetto che deve andare avanti, ora parleremo con la società per farlo. Siamo tornati in Champions League e siamo in finale di Coppa Italia. Io sto bene a Firenze e poi vedremo il da farsi, non è compito mio fare questi discorsi. Ripeto che sono contento di essere qui, di allenare queste ragazze che mi hanno reso orgoglioso”.


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