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Julio, la Bestia di Coppa per sbranare l'Udinese

di Gianluca Ricci

Domani alle 18, quando i giallorossi scenderanno in campo al “Friuli” per il retour match della semifinale di Coppa Italia contro l’Udinese, Ranieri dovrebbe tornare a dare fiducia a Julio Baptista. La Bestia, in un probabile 4-4-2 o 4-2-3-1 (vittoriosa per 2-0 all’andata la Roma vuole blindare subito la qualificazione), sembrerebbe in predicato di giocare dal 1’ al fianco di Francesco Totti. L’ex Real Madrid non gioca una partita da titolare dal 6 marzo scorso in occasione dello 0-0 casalingo col Milan, quando al 12’ della ripresa lasciò il posto al rientrante Toni. Una prova così così, senza brillare particolarmente. Più o meno sulla falsariga dell’intera stagione vissuta da JCB: buoni sprazzi qua e la, comunque inseriti nell’ambito di un’annata complessivamente mediocre. Tuttavia a Udine Julio avrà la migliore occasione possibile per provare a riscattarsi, contribuendo così concretamente a centrare l’obiettivo della finale con l’Inter. Quella che, in caso di un’affermazione, può regalare a Totti e compagni non solo la decima Coppa ma anche quella stella d’argento sulla maglia che costituirebbe una novità assoluta per il calcio italiano. Baptista, dal canto suo, nell’attuale edizione del torneo della coccarda tricolore ha già avuto modo di lasciare il segno. Suo, al 34’ della ripresa degli ottavi di finale con la Triestina (il 12 gennaio scorso all’Olimpico), il gol che tolse ogni velleità di qualificazione agli alabardati lanciando la Roma ai quarti col Catania. Assente poi contro gli etnei, il numero 19 si rese protagonista di un buon secondo tempo in garauno con i friulani, subentrando dopo poco più d’un’ora a Vucinic. Nel complesso della stagione, Julio Cesar Clement Baptista è sceso in campo 29 volte (tra presenze da titolare e subentri), andando due volte a segno. Poco rispetto alle aspettative, ma ora c’è questa semifinale di ritorno di Coppa Italia che può concedergli l’occasione del rilancio. Per il suo presente, per il suo futuro e per quella finale che può valere la stella d’argento.


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