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Milan-Roma 2-2 - Cosa dicono gli xG - Un piazzato cambia l'intera storia della partita. GRAFICA!

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Milan-Roma, con i dati di understat.com.

LA STORIA DELLA PARTITA - Partiamo dal conto finale degli expected goals, che, per come si è sviluppata la gara, è quasi sorprendente: 1,09 per il Milan e 1,11 per la Roma, una sostanziale parità che si è riflessa poi nel punteggio finale di 2-2. Il fattore cronologico ha però una grande importanza nel far sì che i numeri rispecchino l’andamento della partita: prima  del gol dell’1-2 di Roger Ibanez, il conto era di 1,09 per il Milan e 0,14 per la Roma. Fino a quel momento i giallorossi avevano tirato 8 volte non superando mai gli 0,03 xG per tiro. La rete del brasiliano arriva pure su una conclusione non ad alta percentuale, 0,10 xG, ma è quello che succede al 90’+3’ che ribalta tutto: il calcio di punizione di Pellegrini produce prima il colpo di testa di Matic da 0,41 xG - secondo tiro più pericoloso di tutta la gara, dopo quello di Pobega valso il momentaneo 2-0, che vale 0,47 - poi la respinta vincente di Abraham da 0,73. Essendo i due tiri uno conseguenza dell’altro l’azione va ricalcolata per un totale di 0,84 xG, che, oltre a regalare il pareggio alla Roma, hanno fatto sì che i giallorossi superassero, seppur di poco, i loro avversari per quanto creato. E questo perché il Milan, benché abbia sostanzialmente dominato le operazioni, non ha generato tiri pericolosi: tolto il citato gol di Pobega, la rete dell’1-0 di Kalulu deriva da un tiro da 0,09 xG - i cui effetti sono amplificati dall’errore individuale di Rui Patricio, e in generale su 12 conclusioni - le stesse dei giallorossi - solo due volte i padroni di casa hanno superato la soglia degli 0,10 xG, contando sempre la rete di Pobega. Insomma, tanto fumo e poco arrosto per la squadra di Pioli, che nei fatti ha sbattuto contro quella che oggi è la migliore difesa per xG concessi del campionato, e anche per distacco: 11,77 (a fronte di 16 gol subiti) contro i 15,53 (con 13 gol subiti) del Napoli.

I CALCI PIAZZATI - La Roma ha segnato due gol su situazioni di calcio da fermo: un angolo e un calcio di punizione indiretto. Nel primo caso, i giallorossi hanno segnato 5 reti sono la terza squadra per expected goals generati con 5,03: tra le prime sette in classifica Inter, con 4,98 e 5 gol segnati, Juventus, con 5,53 e 5 gol segnati, e Napoli, con 6,58 e 9 gol segnati, sono le uniche a precedere i giallorossi. La squadra di Mourinho primeggia però per quanto riguarda i piazzati indiretti: ha creato 2,61 xG e realizzato due gol come Inter, che però ha generato 2,03 xG, e Atalanta, in grande overperformance con 0,45 xG generati.

UNO SU DUE - Con due tiri Abraham ha generato 0,76 xG segnando un gol: la sua underperformance a 4 expected goals su 4 segnati: in questo momento l’inglese converte la metà esatta di ciò che produce.


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