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Sassuolo-Roma 2-2 - Cosa dicono gli xG - Peggiore prova difensiva stagionale, anche in termini di occasioni concesse. Ancora poco davanti

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Negli ultimi anni è stato sviluppato un nuovo tipo di dato che può aiutare ad analizzare ciò che è successo nelle partite di calcio e il rendimento delle squadre. Si tratta del dato degli Expected Goals, vale a dire un numero che quantifica, in media, i gol che si segnano in una partita dai tiri che si prendono durante la gara. Un numero non indiscutibile, in quanto sono stati sviluppati diversi modelli che danno dei risultati diversi (anche se tendenzialmente simili), e al quale non si può ridurre l’intero andamento di un match, ma che può aiutare a dare contezza di determinate situazioni in modo più freddo. Ecco l’analisi di Sassuolo-Roma, con i dati di understat.com.

MAI COSÌ MALE - Quella del Mapei Stadium è stata la peggiore prestazione stagionale in termini di expected goals concessi. 3,38 il conto finale, che supera i 3,25 di Roma-Milan 1-2 e i 2,36 di Milan-Roma 3-3. Le tante assenze hanno indebolito il sistema difensivo giallorosso, che contro le squadre dall’ottavo posto in giù aveva quasi sempre funzionato. Il Parma aveva generato 2,10 xG (tirando un rigore da 0,76), l’Udinese 1,67 e lo Spezia 1,46: è facile notare come anche le peggiori precedenti performance in fase di non possesso erano state comunque di alto livello rispetto a questa.

CHIARI SINTOMI - Anche perché questi 3,38 expected goals nascono, principalmente, da ben 6 grandi occasioni concesse, il dato, anche in questo caso, peggiore della stagione dopo le 5 di Roma-Milan 1-2, una delle quali era però un calcio di rigore (valore 0,76 xG). Il gol dell’1-1 di Traore è una chance da 0,94 xG (!), il 2-2 di Raspadori una conclusione da 0,45 xG, che si aggiungono al palo di Lopez da 0,32 xG, all’errore di Boga da 0,53 xG e alle parate di Pau Lopez su Djuricic (0,39 xG) e ancora Raspadori (0,31 xG). Quattro grandi occasioni erano state concesse a Udinese e Milan (a San Siro), 3 a Parma e Juventus (entrambe con un rigore calciato). Tante occasioni e distribuite equamente nei due tempi (tre e tre): segnale inequivocabile di una pessima gara difensiva.

POCO ANCHE DAVANTI - Davanti, gli 1,55 expected goals generati derivano per gran parte dal calcio di rigore realizzato da Lorenzo Pellegrini, che in quel momento (minuto 25) portava il conteggio a 0,95 per i giallorossi contro gli 0,88 dei neroverdi. Poi, solo una grande occasione per El Shaarawy (0,29 xG), ipnotizzato da Consigli: l’altro uno contro uno, quello di Borja Mayoral sempre col portiere neroverde, non ha visto la conclusione dello spagnolo e non entra nel conteggio. Resta il fatto che Bruno Peres ha il merito di non convertire un tiro più complesso di quel che sembrasse - 0,11 xG, dato attenuato dalla folta presenza di calciatori tra il punto di tiro e la porta - così come l’incapacità giallorossa di creare altre chance di rilievo, giacché, oltre a quelli citati, solo il primo tiro della partita, tentato da Carles Perez al 9’, ha superato la soglia degli 0,10 xG. Sono ormai quasi tre mesi che la Roma non tocca la soglia dei 2 xG creati in una partita di campionato: 2,98 contro l'Udinese lo scorso 14 febbraio, poi 0,92 contro il Benevento, 1,20 contro il Milan, 1,38 contro la Fiorentina, 1,11 contro il Genoa, 1,68 contro il Parma e 0,73 contro il Napoli. 


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