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Così Fan tutti - "Ciò che unisce l'Italia non è la nazionale, ma l'odio sportivo verso Gasperini. Sensi per rispetto verso i tifosi interisti dovrebbe rescindere. L'anno scorso tutti a dire che Tonali non era da Milan, e ora?"

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

"Ste cose succedono solo a Roma". Quante volte avete sentito questa affermazione commentando una partita dei giallorossi con i vostri amici? Per non parlare del famoso "ambiente romano", come se solamente nella Capitale ci sia questo spirito eccessivo di criticare la propria squadra, teorizzare complotti arbitrali e molto altro ancora. Con questa rubrica andremo a curiosare fuori dal GRA, andando a vedere come ogni tifoseria abbia i suoi "criticoni" e questa cosa non sia un'esclusiva dei tifosi romanisti, cercando di sfatare il mito. 

Tanti match caldi nella giornata appena trascorsa. Iniziamo da uno dei due appuntamenti di cartello: Napoli-Juve 2-1:

Raimondo non ci sta e chiede una maggiore cassa di risonanza alla vittoria del suo Napoli, attaccando il giornalismo italiano, reo di concentrarsi sulla situazione della Juventus. 

Allegri ottiene 1 punto in tre partite, ecco che spuntano le vedove di Pirlo, allenamento ampiamente criticato, dopo l'iniziale Pirlolandia, nella passata stagione. 

E infatti Gabriele associa (ironicamente) il suo stato psico-fisico alla gestione della società bianconera di questi ultimi due anni e mezzo. 

Spin-off del messaggio precedente anti Allegri. Col tecnico toscano la Juve ha abbandonato il bel gioco per tornare al lancio lungo. 



Al Gewiss Stadium l'Atalanta cade per mano della doppietta su rigore di Vlahovic e a risaltare è la polemica di Gasperini contro la decisione dell'arbitro, nonostante il tecnico della Dea abbia rivisto le immagini allo smartphone: 

Duro attacco di Matteo contro i cori razzisti rivolti all'autore della doppietta viola:

Filippo invece trova una cosa che, secondo lui, unisca l'Italia intera: l'odio (sportivo) verso il tecnico dell'Atalanta. 



Passiamo alle gare della domenica. Il lunch match ha visto il primo passo falso della nuova Inter di Inzaghi. Pareggio 2-2 al Marassi contro la Sampdoria. 

Continua il rapporto teso tra la tifoseria nerazzurra e Samir Handanovic. Quello di dare la colpa all'estremo difensore è diventato un mantra. 

Marco posta una video esplicativo sul come il portiere difenda la porta... 

Simo non usa mezze misure, nonostante l'ennesimo brutto infortunio occorso a Sensi: rescissione contrattuale per guadagnarsi il "rispetto" del tifo interista. 



Chiudiamo con l'altro big-match della giornata. Il Milan batte 2-0 la Lazio. 

Gabriel non ci sta e rivendica il suo giudizio su Tonali. L'ex Brescia ha vissuto una prima stagione rossonero incolore, ma dopo 3 prestazioni positive è tempo di salire sul carro... 

La lotta contro il razzismo non dovrebbe avere colori, bandiere, religioni ecc ecc. Non è così per Gabriele che difende la sua Lazio, accusando che quando è invischiata la squadra biancoceleste questo aspetto viene enfatizzato. Una questione smentita appena qualche tweet sopra questo pezzo. 

Carro patriottico per Emilio. Leao, autore del primo gol, è stato vittima del noto proverbio che dice: "L'erba del vicino è sempre più verde". 

Chiudiamo con Manu che critica il Sarriball, esaltato dopo la roboante vittoria contro lo Spezia. Un problema prettamente tattico, la sconfitta di ieri. 


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