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COVID-19 - Rezza: "Evitata una grande ondata". Capua: "Puntare tutto sulle terze dosi". La situazione vaccini in Italia. Aifa, Magrini: "Test sierologici di massa inutili"

di Danilo Budite

La Protezione Civile ha reso noti i dati relativi alle ultime 24 ore. Sono stati effettuati 491.962 tamponi e individuati 6.764 nuovi positivi al COVID-19. Nell'ultimo giorno sono morte 3persone affette da Coronavirus. Il tasso di positività è pari all'1,4%.

22:40 - Sono in quattro mila i manifestanti scesi in strada a Milano per il 16esimo corteo del sabato contro il Green pass. Lo riferisce la questura. Dopo essere stati fermati in via Beatrice d'Este da un cordone di sicurezza di Polizia e Carabinieri, lo spezzone più numeroso della protesta che ha deviato dal percorso imposto dalla questura, ha aggirato il blocco passando da vie laterali per poi fare marcia indietro verso la direzione prescritta da via Fatebenefratelli. Un gruppo di 700 persone ha invece proseguito lungo l'itinerario previsto e si trova ora in piazza 5 giornate. 

22:10 - "A meno di una variante di Sars-CoV-2 che ci rimetta tutto all'anno zero, noi rianimatori sappiamo che non avremo più" nelle terapie intensive uno tsunami di malati gravi "come è successo a febbraio-marzo 2020, o in occasione delle successive ondate" Covid senza i vaccini a fare da scudo. "Ma la situazione va monitorata. Secondo i dati che vediamo nel nostro cruscotto delle terapie intensive, attualmente nei nostri reparti abbiamo in media circa un 95% di malati Covid non vaccinati. E la popolazione che ancora non si è vaccinata in Italia, nonostante abbiamo fra le coperture più alte, non è di qualche migliaio di abitanti, ma di 8-12 milioni di persone. Ci troviamo ad avere ancora mediamente circa un quinto di popolazione scoperta e, a livello locale, nelle aree in cui si concentrano percentuali più alte di non vaccinati potrebbero esserci più difficoltà". È il quadro tracciato da Antonino Giarratano, neo presidente della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione e terapia intensiva.

21:22 - "Vogliamo entrare nella nostra piazza", "vogliamo passeggiare nella loro piazza". Lo hanno detto e ribadito alcuni manifestanti che si trovano in Capo di piazza, dove stazionano ormai già da oltre un'ora. Intanto, sin dai primi momenti di tensione, un automezzo della polizia con un idrante è posizionato nei pressi dove si trova il gruppo di persone. La situazione è più calma rispetto al momento in cui folla e agenti sono venuti a contatto e, anzi, questi ultimi hanno anche abbassato gli scudi, in segno di allentamento della tensione. Tra le urla e gli slogan scanditi, quando qualcuno ha pronunciato il nome di Stefano Puzzer (che non è presente) è scattato un lungo applauso. 

20:55 - "Premesso che la situazione cambia di giorno in giorno, in questo momento al Bambino Gesù i reparti solo COVID-19 di entrambe le sedi (Gianicolo e Palidoro) sono occupati, ma ancora recettivi. Purtroppo i casi gravi fra i bambini ci sono. Riguardano in particolare quelli con patologie secondarie, ma ci è capitato di vedere anche bimbi descritti come perfettamente sani finire in ospedale". A tracciare il quadro è Elena Bozzola, segretario nazionale della Società italiana di pediatria (Sip) e dirigente medico dell'ospedale Bambino Gesù di Roma. 

20:28 - "Dal 1 ottobre al 4 novembre sono state oltre 40 mila le prime dosi di vaccino somministrate in Liguria, per la precisione 41.433, un risultato importante, frutto anche dell'effetto Green pass: serve però accelerare e fare di più per arrivare a una copertura vaccinale del 90% delle persone maggiori di 12 anni. I numeri che arrivano dall'Europa parlano chiaro: solo il vaccino è la via per tornare alla normalità". Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti facendo il punto sulla situazione Coronavirus in Liguria.

20:01 - Almeno dieci pazienti COVID-19 sono morti in un vasto rogo che ha devastato l'unità di terapia intensiva nell'ospedale di Ahmednagar, nello Stato indiano del Maharashtra. Lo riferisce la stampa locale. Dai primi rilievi della polizia, l'incendio sembra essere stato originato da un corto circuito. Un numero imprecisato di degenti è rimasto ferito.

19:13 - Sono 90.788.659 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 91% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.797.301 (nel dettaglio 71.173.034 Pfizer/BioNTech, 15.233.689 Moderna, 11.544.551 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.846.027 Janssen). E' quanto si legge nel report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 18.16 di oggi.

18:07 - Sono 6.764 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sono invece 31 le vittime in un giorno (ieri 51). 491.962 i tamponi effettuati, tasso di positività all'1,4%. 3.173 ricoveri (+49) e 392 intensive (-3).

15:28 - L'efficacia vaccinale "resta elevata" nel prevenire l'ospedalizzazione (91%), il ricovero in terapia intensiva (95%) o il decesso (91%) con variante delta prevalente. Diminuisce l'efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 nelle persone completamente vaccinate passando dall'89%, durante la fase epidemica con variante alfa prevalente, al 75% durante la fase epidemica con variante delta prevalente. Negli ultimi 30 giorni in Italia si osserva una maggiore incidenza di casi diagnosticati in persone non vaccinate. Lo scrive l'Iss nel documento esteso sull'andamento settimanale dell'epidemia.

14:22 - Ieri in Cina continentale sono stati segnalati 40 nuovi casi a trasmissione locale di Covid-19. Lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale nel consueto bollettino quotidiano. Di questi, 16 sono emersi nella provincia dell'Heilongjiang, 9 nell'Hebei, 3 ciascuno nel Liaoning, nell'Henan e nel Sichuan, 2 per provincia nello Yunnan e nel Gansu e uno ciascuno nella Mongolia Interna e nello Jiangxi. La commissione ha inoltre riferito di 15 nuovi casi importati, di cui 3 ciascuno a Shanghai, nel Fujian e nel Guangdong, 2 per provincia nel Sichuan e nello Yunnan e uno ciascuno a Tianjin e nello Shaanxi.

13:47 - I contagi da coronavirus sono tornati a salire in tutto il Vecchio Continente, che questa settimana ha registrato un +6% di contagi sulla scorsa. I dati relativi ai morti non sono però uguali in tutti gli Stati. Se da un lato, ad esempio, Londra e Berlino sono alle prese con una forte crescita dei nuovi positivi, lo stesso non si può dire per i decessi. Al contrario, a Bucarest, dove il tasso di vaccinazione resta tra i più bassi, anche i morti sono in costante aumento.

13:24 - "Abbiamo evitato grazie alle misure di prevenzione e adesso ai vaccini la grande ondata, quella che avrebbe saturato gli ospedali, li avrebbe congestionati, avrebbe fatto molti morti non solo a causa del COVID-19 direttamente". Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, in un passaggio del suo intervento al Festival della Scienza Medica in corso a Bologna. 

12:56 - Salgono i contagi da coronavirus in Belgio. Tra il 27 ottobre e il 2 novembre, una media di 7.248 persone sono state contagiate ogni giorno dal COVID-19, secondo i dati resi noti oggi dall'Istituto di sanità pubblica Sciensano. Si tratta di un aumento dell'11% rispetto alla settimana precedente. Sempre nella settimana dal 27 ottobre al 2 novembre sono morte, secondo una media quotidiana, 20 persone a causa del virus, che corrisponde ad un aumento del 14% rispetto al precedente periodo di sette giorni.

12:32 - In Russia nelle ultime 24 ore sono stati registrati 41.335 nuovi casi di COVID-19, il numero più alto di casi accertati in un giorno dall'inizio dell'epidemia: lo riferisce la Tass citando i dati del centro operativo nazionale anticoronavirus. Secondo il centro, nel corso dell'ultima giornata 1.188 persone sono morte a causa della malattia. 

12:05 - "Le politiche di protezione per la salute delle persone, per la sicurezza sanitaria non possono essere considerate un tema esclusivamente nazionale. Sono grandi questioni internazionali e come tali devono essere trattate". Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, al convegno sul diritto sanitario all'università Cattolica. "Il virus sembrava solo inizialmente un problema solo cinese e poi italiano ma si trattava di una sfida che riguardava tutti. Io il 28 gennaio, prima che il virus entrasse nel nostro Paese, avevo chiesto una riunione qui a Roma con i principali ministri europei perché ci fosse presa in carico, ma l'Europa ci ha messo tempo, il tema era considerato prioritariamente nazionale - ha ricordato - Così è stato anche per i vaccini, è stato il meccanismo degli acquisti condivisi che ci ha consentito in poche settimane di recuperare il ritardo che l'Europa ha avuto e di garantire a tutti i cittadini europei una presenza sufficiente di dosi e oggi siamo nelle condizioni di poter lavorare serenamente anche rispetto ai richiami e alle terze dosi".

11:37 - Le terze dosi del vaccino anti COVID-19 saranno disponibili per chi ne ha diritto un mese prima del previsto nel Regno Unito. Lo ha deciso il governo britannico in seguito al recente aumento di contagi e alla conseguente necessità di accelerare i tempi delle vaccinazioni. L'accelerazione è stata annunciata dal ministro alla salute Sajid Javid. Chi ha diritto alla terza dose, si legge sulla stampa britannica riceverà l'invito a prenotarla cinque mesi dopo aver ricevuto la seconda, in anticipo rispetto ai 6 mesi inizialmente previsti. I dati dell'ufficio nazionale di statistica hanno confermano un'incidenza di 1 su cinquanta nell'ultima settimana di ottobre, stabilizzandosi ai massimi livelli del 2021 dopo cinque settimane in crescita, mentre i tassi di contagio sono diminuite fra gli studenti delle scuole secondarie. Sono i primi segnali di un timido rallentamento della diffusione del virus nel Regno Unito, confermati anche da un tasso Rt sceso fra 0,9 e 1,1 rispetto al precedente compreso fra 1,1 e 1,3.

11:10 - La prossima ondata "sarà quella dei non vaccinati che finiranno in ospedale e che purtroppo potranno far ammalare, anche se meno gravemente, pure chi si è immunizzato". È quanto afferma la virologa Ilaria Capua, direttrice del centro One Health dell'Università della Florida. Intervistata da La Stampa, la scienziata sostiene che "il nodo cruciale sarà tenere alta l'immunizzazione, quindi puntando tutto sulle terze dosi". "Gli italiani - sottolinea - dovrebbero ritenersi fortunati a poter contare sulla terza dose". È "un bene" che la campagna vaccinale per Under 12 verrà fatta anche in Italia, come si avvia a fare l'America. Questo perché, spiega la virologa, "ad oggi sappiamo pochissimo sugli effetti a lungo termine". È "molto meno probabile", prosegue, che un bambino vaccinato sviluppi il cosiddetto Long COVID-19. Per quanto dovremo avere a che fare con il COVID-19? "Senz'altro ancora per molti anni", risponde Capua, per cui "bisognerà gestire quella che si avvia ad essere una malattia endemica". 

09:53 - Sono 90.679.491 le dosi di vaccino somministrate in Italia, il 90,9% del totale di quelle consegnate, pari finora a 99.797.301 (nel dettaglio 71.173.033 Pfizer/BioNTech, 15.233.690 Moderna, 11.544.551 Vaxzevria-AstraZeneca e 1.846.027 Janssen). E' quanto si legge nel report del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 6.12 di oggi.

08:54 - "Un calo dell’immunità è atteso per ogni vaccino, inclusi quelli per il Covid-19, dopo i primi 4-6 mesi. I dati disponibili mostrano che la protezione nei confronti di una malattia grave, ospedalizzazione o morte persiste stabilmente fino ad almeno 6 mesi dal completamento di un ciclo primario, mentre nei confronti delle forme leggere o moderate sembra ridursi con il passare dei mesi". Lo dice al Corriere della Sera Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa), che aggiunge: "l’efficacia vaccinale nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 nelle persone completamente vaccinate è diminuita passando dal 89%, durante la fase epidemica con la variante alfa prevalente, al 76% durante la fase con la variante delta prevalente. Rimane sempre molto elevata l’efficacia vaccinale nel prevenire l’ospedalizzazione (92%), il ricovero in terapia intensiva (95%) o il decesso (91%) anche con la attuale variante delta. Ecco perché abbiamo deciso di somministrare una dose booster, di richiamo, a partire dalle categorie a rischio, dopo sei mesi".  Ma del test sierologico di massa, proposto dal presidente del Veneto Luca Zaia, dice: "Al momento non esistono valori-soglia per test sierologici in grado di dirci se, in che misura e per quanto tempo un individuo può considerarsi protetto. Inoltre, il semplice dosaggio anticorpale è indicativo di una sola componente della risposta immunologica che è molto più complessa e riguarda anche le cellule di memoria".

08:00 - Ieri nel Lazio su 13.194 tamponi molecolari e 25.866 tamponi antigenici, per un totale di 39.060 tamponi, si sono registrati 716 nuovi casi (+52). Sette decessi (+1), 474 ricoverati (+26), 60 terapie intensive (+3) e +416 guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è all'1,8%. I casi a Roma città sono a quota 296


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