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Fiorentina-Roma 2-4 - Da Zero a Dieci - La generosità di Gerson a metà della ripresa, Nainggolan uno e trino, lo show di Perotti

di Alessandro Carducci

0 – Zero chiacchiere, zero fronzoli. Molta praticità e molto duro lavoro dietro al momento positivo della Roma.

1-2 – Dodici come le vittorie esterne consecutive della Roma. Nuovo record in serie A. Personalità.

3 – Uno e trino. Nainggolan ieri era uno in campo ma ha giocato per tre, facendo quasi reparto da solo. Pressando la difesa avversaria. Ispira così il primo e il terzo gol. Al di là del bene e del male.

4 – I gol con cui ieri la Roma ha mandato un chiaro segnale al campionato: "Mentre voi pareggiate a Verona o vincete a fatica con il Benevento, noi farciamo di gol un'ottima Fiorentina in casa sua". Messaggio chiaro ed efficace.

5 – Alla marcatura larga di Fazio su Simeone in occasione del gol. L'argentino, tra l'altro, si è fatto beffare di testa, quello che di solito è il suo punto forte.

6 – La Roma ha imposto fin da subito la propria idea di gioco al Franchi. Quest'anno i giallorossi provano subito a recuperare palla nella metà campo avversaria con un pressing portato avanti da 6 giocatori. Dzeko a pressare il portiere avversario, i due esterni offensivi ai propri posti e i due intermedi pronti ad attaccare le fonti di gioco avversarie, con Gonalons a rimorchio. Se poi il pallone viene indirizzato verso l'esterno, anche il terzino di competenza è pronto a dare una mano.

7 – I gol subiti in campionato. Nonostante le due reti prese a Firenze, la Roma continua a essere la migliore difesa della serie A, avendo preso un gol in meno rispetto al Napoli (ma con una partita da recuperare)

8 – Vederlo partire palla al piede è sempre uno spettacolo. Quando il numero 8 giallorosso, Diego Perotti, porta a spasso la difesa avversaria, come accaduto ieri al minuto 40, vale da solo il prezzo del biglietto. Peccato che, dopo averne saltati 3, il tiro sia stato ribattuto ma il gol è comunque arrivato, più tardi.

9 – Non segna dalla gara di Londra e per un attaccante il gol è fondamentale. Il numero 9 giallorosso è però importantissimo per la squadra, non solo per il classico lavoro di sponda e di supporto alla manovra ma anche perché è sempre il primo ad andare in pressing. Quando i suoi compagni si attardano, Dzeko li chiama veementemente, dando tutto per la causa.

10 – Il voto a quanto fatto da Gerson al minuto 18 della ripresa. Facile premiare i due gol segnati ieri, più importante forse il gesto compiuto a metà del secondo tempo, dopo aver già segnato la doppietta. Gerson è infatti andato in contrasto su Badelj: non contento, ha poi continuato a lottare per il pallone buttandosi in scivolata. Si è poi subito rialzato andando ancora in contrasto con un altro avversario e recuperando definitivamente il pallone. Gesto che Di Francesco avrà apprezzato quasi più dei due gol.

 


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