Roma-Atletico Madrid - Da Zero a Dieci
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Alessandro Carducci
0 – I gol presi ma anche le occasioni create per gran parte del secondo tempo.
1 – Numero uno di nome di e di fatto, ieri Alisson ha eretto un muro da far invidia a quello di Trump. Nove le parate totali contro una soltanto del suo collega, Oblak.
2 – I gol segnati nelle prime tre gare ufficiali della stagione. Un po' di sfortuna (contro l'Inter) e un po' di imprecisione.
3 – Nella top 5 dei giocatori con il maggior possesso palla, compaiono ben 3 romanisti. Il problema è che sono tutti e tre difensori, a testimonianza dalla difficoltà nel secondo tempo nell'uscire dalla propria metà campo. Si tratta di Jesus, Kolarov e Manolas, con Kole e Felipe Luis per l'Atletico Madrid. Nella top 5 dei giocatori con più tocchi di palla cambia poco, con Bruno Peres a prendere il posto di Manolas.
4 – Alla condizione fisica della squadra. Vero che se la Roma fosse già al 100% sarebbe preoccupante ma è anche vero che giocare al massimo 60 minuti (ieri anche meno) è estremamente pericoloso.
5 – Le volte in cui l'Atletico Madrid è finito in offside. Ha funzionato bene il movimento della linea difensiva giallorossa.
6 – Non è stata una serata facile per Kevin Strootman. Il numero 6 giallorosso nel secondo tempo ha sofferto molto il dinamismo spagnolo ma, nell'arco dei 90 minuti, è riuscito comunque a offrire 3 passaggi chiave ai suoi compagni, passaggi che hanno portato al tiro un giallorosso. Meglio di lui ha fatto solo Felipe Luis, a quota 5. Strootman è stato anche il giocatore della Roma più efficace nei contrasti (4 riusciti su 7). L'olandese è stato superato solo da Saul, che ha vinto 6 contrasti su 6.
7 – I tiri effettuati dalla Roma terminati fuori dallo specchio della porta. Tre quelli respinti e uno solo si è diretto nello specchio della porta (la parata di Oblak su Nainggolan).
8 – All'abilità di Di Francesco di cambiare modulo in corsa. Per uno considerato integralista quasi quanto Zeman, è un buon biglietto da visita.
9 – Edin Dzeko fatica a toccare palloni ed ad avere occasioni da rete e sarà compito di Di Francesco quello di affiancargli qualche compagno (Schick?). La solitudine del numero 9.
10 – Alla spaccata di Manolas che, sulla linea, evita praticamente un gol fatto. Il calcio è fatto sì di statistiche, numeri, gioco, filosofia ma sono i piccoli gesti, spesso, a decidere una partita.