Roma-Fiorentina 2-0 - Da Zero a Dieci - Spinazzola concretezza e intelligenza, i contrasti di Pedro e le decisioni assurde di Orsato

0 - La nazionale italiana di rugby ha vinto 0 delle ultime 27 partite giocate nel Sei Nazioni, in cui è di casa allo Stadio Olimpico. Decisione, specie in periodo in cui il pubblico non può esserci, che poteva essere rivista, considerato il pessimo stato del terreno verde. Poi, si potrebbe anche fare un altro stadio, ma non sembra essere un’opzione abbastanza popolare.

1 - Il primo gol di Leonardo Spinazzola in questo campionato arriva proprio nel momento in cui gli si chiedeva di dare concretezza alle buone prestazioni fornite in questo inizio di stagione. Et voilà.

2 - Due partite interne in quattro giorni e zero gol subiti. E se col CSKA Sofia si era rischiato più del dovuto, la Fiorentina non è stata praticamente mai pericolosa. 

3 - Almeno tre - limitandosi a quelle più importanti - le decisioni assurde di Orsato, che come in altre occasioni - e proprio in partite tra Roma e Fiorentina - non ha dato - eufemismo - sfoggio delle sue capacità.

4 - Il gruppo della classifica si sta sgranando, con quattro squadre ancora davanti alla Roma. Sarà importantissimo vincere a Genova prima della sosta per iscriversi definitivamente al campionato giusto.

5 - Pedro primeggia, a sorpresa, in una classifica decisamente poco confacente le sue caratteristiche: 5 contrasti vinti, nessuno meglio di lui in tutta la gara.

6 - Concretezza davanti, ma anche intelligenza dietro: Leonardo Spinazzola ha intercettato ben 6 palloni, il migliore del match della Roma. Partita a tutto tondo.

7 - Il ritorno in campionato di Chris Smalling lo vede effettuare 7 azioni difensive: due spazzate, due contrasti, due intercetti e un tiro respinto. La sensazione, comunque, è quella che ci sia ancora margine per rivederlo ai livelli a cui ci ha abituato lo scorso anno.

8 - Otto le spazzate di Ibanez, che ha contribuito alla solidità della gara difensiva della Roma senza metterci troppi fronzoli. 

9 - Terzo gol in campionato per Pedro, che stavolta - non ce ne vorrà - è il meno meritevole della pur splendida azione del raddoppio giallorosso. Essere presenti all’appuntamento per concretizzare è comunque un elemento fondamentale, da numero 9.

10 - Dieci tiri in due, cinque a testa, per Džeko e Mkhitaryan: in un’ottima prestazione, bisogna migliorare sottoporta. Ma non servivano i numeri a farlo notare.