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Roma-Inter 2-2 - Da Zero a Dieci - La reazione della Roma, la grinta di Zaniolo, la crescita di Cristante

di Alessandro Carducci

0 – Alla logica che sta alla base dell’attuale uso della Var. Una logica stupida e anacronistica.

1 – Il palo colpito dalla Roma. Tanto per rispolverare qualche sana, e vecchia, abitudine.

2 – I ritorni in campo: si sono rivisti per uno spezzone di gara Perotti e Pastore. Un piacere.

3 – Tre in pagella a chi chiede il rigore per l’Inter. No, quello di Manolas non c’era. Era una spallata, robusta magari, ma regolare mentre, per fare un esempio, quella di Luca Pellegrini su Lazzari era stata molto più evidente e con il braccio molto più largo.

4 – I tentativi di Zaniolo di calciare in porta. Il più prolifico, tra i giallorossi.

5 – I punti di distanza dal quarto posto. Abbastanza vicino da poterlo vedere ma non tanto da poterlo sfiorare.

6 – Più che sufficiente la prestazione della Roma, che non avrebbe meritato la sconfitta e che, anzi, avrebbe potuto portare a casa i tre punti.

7 – Alla reazione della squadra. Un minuto dopo il clamoroso rigore non dato, l’Inter è passata in vantaggio e, a quel punto, le opzioni erano due. Crollare e lasciarsi andare a inutili isterismi o reagire da uomini. La Roma ha scelto la seconda, finalmente.

8 – Alla determinazione di Zaniolo, alla rabbia di Florenzi e anche all’atteggiamento di Cristante. L’ex atalantino, nonostante le feroci critiche, non ha mai pronunciato una parola fuori posto e sta, lentamente, crescendo. Gli atteggiamenti giusti.

9 – Pian piano Schick si sta avvicinando all’interpretazione della punta di movimento, con il compito anche di fare da sponda ed essere da punto di riferimento in avanti. La giocata che ha portato al palo di Florenzi è sublime.

10 – Il genio è “fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione”. Il gol di Ünder, stilisticamente perfetto.

 


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