Roma-Milan 0-2 - Da Zero a Dieci - Le vite di Di Francesco, i tronconi in cui è divisa la Roma, il contropiede di Pellegrini
0 – L'istinto direbbe di ricominciare da zero, di azzerare qualsiasi cosa ma, pur cambiando società, dirigenza, allenatori e giocatori, il risultato sembra sempre essere lo stesso. Zero sono anche i punti presi ieri e quelli che la Roma otterrà contro il Napoli, giocando in questo modo.
1 – Una cosa vorremmo tutti capire: perché l'intensità del gioco è stata quella di una partita inutile di fine anno? Perché sembrava una gara al termine di un ciclo?
2 – I tronconi in cui era suddivisa la Roma. Da una parte la difesa e, in fase di possesso palla, dall'altra parte tutto l'attacco. Tutti fermi, lì in avanti, aspettando l'avvento del Messia. O una palla giocabile.
3 – Su 18 tiri totali la Roma ha preso lo specchio della porta in sole 3 (TRE) occasioni. Per dire, il Milan su 10 tentativi ha centrato la porta in 5 occasioni.
4 – Il numero 4 giallorosso, Radja Nainggolan, ha perso ieri un dente in uno scontro di gioco. Ha perso un incisivo ma, soprattutto, ha perso ultimamente la capacità di essere incisivo in campo. Troppo spesso si assesta sul 5, al massimo sul 6.
5 - Il voto all'organizzazione di squadra, alle idee di gioco, alla mancanza di movimento senza palla. È questo il fattore più inquietante.
6 – A parte il solito Alisson, difficile trovare qualcuno che si avvicini alla sufficienza, a riprova di una prestazione mediocre da parte di tutti. Più che le individualità, è tutto il sistema a essere collassato ieri.
7 – Le vite di un gatto e quelle che dovrà avere Di Francesco per sopravvivere alla morìa degli allenatori, che ha colpito la Roma in questi anni.
8 – Cinque giocatori della Roma, tre del Milan. Un contropiede facile per un giocatore di qualità come Pellegrini che, però, ha sprecato tutto tenendo palla senza servire i compagni più liberi. Un errore indicativo del momento di confusione in casa Roma.
9 – Alla parata di Alisson e alla spaccata miracolosa di Manolas nella ripresa, che hanno tentato di tenere in vita la Roma, senza risultato.
10 – Serve il colpo del numero dieci. L'ultimo passaggio, la giocata di precisione, la fantasia che possa rompere gli schemi rigidi e prevedibili che stanno frenando la squadra.