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Roma-Torino 3-2 - Da Zero a Dieci - I polmoni di Zaniolo, la carezza di Pellegrini e le sostituzioni di Di Francesco

di Alessandro Carducci

0 – I cambi fino al 72’. Esclusa l’obbligata sostituzione iniziale di Ünder, Eusebio Di Francesco ha aspettato tanto, troppo, per cambiare qualcosa. La squadra era stanca e aveva dato segni di cedimento già da un po’. L’ingresso di Schick è arrivato dopo il 2-2, quando la situazione sembrava già essere compromessa.

1 – La paura di tutti i tifosi quando, a 5 minuti dalla fine, Belotti ha avuto la palla del pari. Un po’ di fortuna.

2 – I polmoni di riserva di Zaniolo, che aveva finito la benzina già a 20 minuti dal termine ma è riuscito a tirare avanti fino al 90’. Con dignità, tra l’altro.

3 – Le vittorie consecutive in campionato. Eguagliata, così, la striscia positiva a cavallo tra settembre e ottobre, con le vittorie contro Frosinone, Lazio ed Empoli.

4 – Rispetto a un mese fa, il quarto posto ha assunto una consistenza solida, tangibile.

5 – I gol di Kolarov in campionato. Bomber.

6 - “E tra le stelle sprinta e va...”. La contraerea è roba sua e Fazio chiude la giornata con 6 duelli vinti, più di tutti.

7 – Conquista il rigore e segna il gol decisivo, che evita un nuovo psicodramma tutto giallorosso. Se non si fosse divorato, nel primo tempo, un’occasione clamorosa sarebbe ben più alto del 7 il voto a El Shaarawy.

8 – Il voto alla finezza di Pellegrini, che accarezza con delicatezza il pallone soffiandolo fino ai piedi di El Shaarawy, che chiude il match.

9 – I tiri nello specchio da parte della Roma contro i due, sì due, del Torino. Cinismo cercasi.

10 – Alla grinta mostrata da Zaniolo in occasione del gol. Quella ferrea determinazione che ti fa arrivare al successo.


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