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Shakhtar Donetsk-Roma 2-1 - Da Zero a Dieci - La giocata di Ünder, l'asse sulla sinistra e sempre sia lodato Alisson

di Alessandro Carducci

0 – I motivi che dovrebbero portare una squadra come la Roma a sgretolarsi così come accaduto al Metalist Stadium. Senza un perché.

1 – Il gol segnato in trasferta, vera miniera d'oro nelle gare andata e ritorno. Ripartire da qui.

2 – I miracoli di Alisson. Sempre sia lodato, amen.

3 – Le partite prima della gara di ritorno. Momento cruciale della stagione.

4 – Le partite consecutive in cui Ünder è andato in gol. Ricordate quando lo vedevamo calciare fiacco, addosso al portiere e senza convinzione? Sembra passata un'era, non un mese.

5 – I passaggi chiave di Kolarov. L'ex City è stato il più prolifico grazie a un ottimo primo tempo. Sapete chi è il secondo in questa classifica? Il suo compagno di merende, Perotti, con cui forma un asse micidiale (e forse non sfruttato appieno) sulla fascia sinistra.

6 – Le occasioni avute nei primi 6 minuti. Nulla da dire sull'approccio, al contrario di altre volte. Il problema è durare per tutti i 90 minuti.

7 – I gradi sotto zero al Metalist Stadium. Talmente tanto freddo e umido che, a un certo punto, è sembrato che Bruno Peres abbia salvato un gol. Troppo freddo.

8 – I tiri in porta della Roma, uno in meno dello Shakhtar. Questione di mira, di cinismo.

9 – Sempre lui, croce e delizia di questa squadra. Prendersela con Dzeko è ingeneroso perché dà sempre tutto (suo l'assist per Ünder) ma se avesse un pizzico in più di cattiveria...

10 – Al cambio di gioco di Ünder in occasione dell'azione che ha portato Dzeko a divorarsi un gol clamoroso a metà primo tempo. Una giocata fatta da chi ha qualità ma, anche, piena fiducia.


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