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Diamo i numeri - Roma-Hellas Verona: scaligeri vincenti solo due volte all'Olimpico, ma hanno la miglior difesa della A

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio

Nella ventesima giornata di Serie A, la Roma affronta l’Hellas Verona allo Stadio Olimpico. I giallorossi arrivano alla sfida in terza posizione, con 37 punti (38 sul campo) frutto di 41 gol realizzati (terzo attacco del campionato insieme al Napoli) e 29 subiti (formalmente 32, nona difesa insieme al Sassuolo), i gialloblu sono ottavi a quota 30 (28 sul campo), con 22 reti segnate (quindicesimo attacco insieme al Crotone) e 18 subite (miglior difesa del campionato insieme alla Juventus, che però ha una gara ancora da giocare).

La Roma è la squadra che finora ha raccolto più punti in casa dell’intera Serie A: 24 in 10 partite, per una media di 2,40. I giallorossi sono i secondi per rendimento medio, dietro all’Inter che nelle sue 9 gare ha raccolto 22 punti, per una media di 2,44. Ottavo rendimento esterno del campionato, invece, per l’Hellas Verona, che in 9 partite lontano dal Bentegodi ha raccolto 13 punti (media 1,44)

Sono 59 i precedenti complessivi tra le due squadre, con 30 vittorie della Roma, 19 pareggi e 10 vittorie del Verona (una a tavolino). Nei 28 precedenti in casa dei capitolini, il bilancio è di 20 vittorie interne, 7 pareggi e 2 successi degli ospiti, l’ultimo il 28 gennaio 1973. Negli ultimi 10 precedenti all’Olimpico, la Roma ha vinto 9 volte, venendo fermata sul pari solo nel gennaio 2016 (1-1, reti di Nainggolan e Pazzini su rigore).

Quarto incrocio tra Paulo Fonseca e Ivan Juric: per il portoghese due vittorie e un pareggio (diventato sconfitta a tavolino), mentre il tecnico del Verona ha incontrato la Roma 5 volte, perdendo quattro volte e pareggiando una (pari diventato poi successo a tavolino)

Il capocannoniere della sfida è Edin Džeko, autore di tre gol contro il Verona. Il bosniaco è seguito da Jordan Veretout, Kevin Lasagna e Marco Benassi a 2; a 1 ci sono Lorenzo Pellegrini, Bryan Cristante, Henrikh Mkhitaryan, Darko Lazovic e Davide Faraoni.


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