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A Palermo troppo passivi, ora c'è la Lazio: vincere per ristabilire le gerarchie

di Emanuele Melfi

Della trasferta del Barbera resterà l'amaro in bocca per i punti persi per strada e per una prestazione quantomeno da dimenticare. Punti che avrebbero permesso di rimanere aggrappati al treno dell'Europa a quota 50 con la Lazio, che i giallorossi affronteranno nel derby di lunedì sera. Ed è proprio dal derby che la squadra di Andreazzoli dovrà ripartire: con una semifinale di coppa Italia ancora da giocare con l'Inter, quella di lunedì sembra una delle pochissime occasioni per alzare il livello di una stagione, la seconda, che rischia di diventare ancora una volta fallimentare. La squadra di Petkovic ha ritrovato la vittoria in casa con il Catania, e sembra in ripresa nonostante giovedì dovrà affrontare una squadra complicata come il Fenerbahce in Europa League.

Tornando alla Roma, l'approccio alla gara con il Palermo non è stato dei migliori: una squadra molle, passiva, totalmente in balia dei rosanero che non vincevano in campionato da mesi. Sannino è stato bravissimo a preparare la gara, ma i giallorossi hanno dato l'impressione di sottovalutare l'avversario. In serie A la vittoria va conquistata su tutti i campi, non c'è nulla di scontato, nessuna squadra materasso. Dopo tutte le occasioni perse durante la stagione - sotto la guida di Zeman - non è più tempo di regalare punti: i giallorossi hanno l'obiettivo minimo di raggiungere l'Europa League perché, come ha detto anche Francesco Totti qualche settimana fa, "la Roma non può giocare solo il campionato italiano". Parola di capitano.

Il derby di lunedì non sarà solo una partita molto importante per la corsa all'Europa: la Roma non vince con la Lazio dal 13 marzo 2011 (doppietta di Totti), poi sono arrivate solo sconfitte (tre). I tifosi voglio tornare a vincere per ristabilire le gerarchie. 


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