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All'attacco del campionato

di Luca d'Alessandro
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro

Dopo quasi un girone il campionato ci racconta che non vi è una vera e propria squadra schiacciasassi. L'Inter prima in classifica deve ancora assaggiare il sapore amaro della sconfitta, ma i suoi 40 punti la danno appena una distanza di vantaggio sul Napoli e due sulla Juventus. Poi c'è la Roma a 35, potenziali 38, in attesa del recupero del 24 gennaio contro la Sampdoria, al Ferraris di Genova. Tre punti non scontati, soprattutto visto il trend ultimo dei giallorossi in trasferta (1-1 col Genoa, 0-0 contro il Chievo Verona), ma che fanno degli uomini di Di Francesco una squadra in lotta per il titolo. Dopo 15 partite di Serie A è uscito allo scoperto anche Francesco Totti, neo dirigente, mai banale in campo, come davanti alle telecamere. Neanche il tempo di pescare lo Shakhtar e di evitare gli spauracchi Real Madrid e Bayern Monaco che ha fissato l'obiettivo: "Il campionato è più importante della Champions League". La parola scudetto rientra nella casistica romana del "Non succede, ma se succede" ed è una parola tabù da troppo tempo. Un processo lento verso la vetta e, se prima la montagna Juventus era proibitiva da scalare, stagione dopo stagione, ci si è avvicinati alla cima. Cagliari sabato prossimo, Juventus il 23 dicembre. La Roma è lì nonostante abbia regalato 3 punti sia all'Inter (si parla tanto di VAR, ma il fallo su Perotti e "l'errore di comunicazione" tra gli arbitri non ha destato tutto il clamore che sta destando il non rigore-espulsione di Immobile, eppure si era sull'1-0 per i giallorossi e avremmo ora una Roma potenzialmente prima con 41 punti e un'Inter quarta con 37), sia al Napoli tra le mura amiche. Adesso, con la Champions in letargo e quella consapevolezza acquisita partita dopo partita in Europa, è venuto il momento di attaccare la Serie A. Non è un caso l'uso del verbo: il cruccio della squadra è proprio quello di non trovare la via del gol in rapporto a quanto crea durante le partite. È vero anche il fatto che gli ultimi 3 gol incassati sono arrivati su calcio di rigore Lazio, Genoa, SPAL (anche se quello di Viviani arriva sulla respinta di Alisson), 3 disattenzioni mentali. Se come dice Di Francesco a vincere è chi commette meno errori e, a detta dei più, la Roma è una squadra ben quadrata, tesi confermata dal fatto di essere la miglior difesa insieme a Inter e Juventus, diventa ancor più importante l'efficacia sotto porta. Sarebbe sicuramente più preoccupante non riuscire a creare occasioni da rete, piuttosto quanto sta succedendo alla squadra. La tendenza va invertita fin da sabato prossimo, per andare poi all'attacco della Juventus, per andare all'attacco del campionato. 


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