Alla ricerca della normalità
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
È un inizio di 2020 particolare quello della Roma. Certamente difficile ma anche particolare. Le prestazioni migliori sono arrivate contro le squadre più in forma del campionato, Lazio e Atalanta, mentre contro formazioni di livello inferiore i giallorossi hanno giocato spesso male, meritando di perdere. Al termine della gara contro il Gent, tutti i protagonisti hanno dichiarato in coro che l’importante era vincere ed è vero. Era fondamentale tornare alla vittoria e non prendere gol ed entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti ma la prestazione non è stata buona. I capitolini devono ringraziare un Gent sciupone e disattento in fase difensiva ma la vittoria non deve trarre in inganno. La squadra di Fonseca si è abbassata troppo, invitando gli avversari ad avanzare e dando loro coraggio con errori banali, frutto del timore e della paura di sbagliare.
Non è un caso che il più brillante sia l’ultimo arrivato, Perez, che non è ancora stato inquinato da ciò che si respira nell’ambiente. L’unica speranza è che, com’è noto, vincere aiuti a vincere ma non è arrivato un segnale dalla partita contro il Gent. Un vero segnale di cambio di passo, di marcia, di mentalità, di testa. La vittoria dà ossigeno e la Roma ne ha bisogno per non affogare. Serve tornare a nuotare con bracciate forti e possenti. Per adesso, la Roma è a galla ed è già tanto.