Astigmatismo romanista
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Tra la questione Zaniolo, la lista UEFA con Solbakken prima dentro, poi fuori per colpa del FFP, i fischi a Pellegrini o i 30'' di Belotti, la piazza romana sembra essere afflitta da astigmatismo. Per chi non ne è afflitto, si tratta di un problema comune degli occhi per cui risulta difficile la messa a fuoco. A questo si rimedia facilmente con un paio d'occhiali che correggono il difetto e premettono una vista ottimale. Per la Roma, la correzione, dalla scorsa stagione a questa parte, ha un nome e cognome: José Mourinho. Tra le critiche che gli vengono mosse (alcune condivisibili), i difetti che tutti hanno, ha il pregio di avere un quadro complessivo della situazione. Ovviamente lui è l'head coach, lui vive la squadra, lui ha l'esperienza di chi ha vissuto il calcio mangiando pane e trofei nella sua carriera.
Ecco che in tutto queste situazione, spesso caotiche, esaltate, fondamentalmente vissute male, Mou sta li a sottolineare come per lui, essere arrivati a 40 punti in classifica sia un risultato enorme. La sconfitta in Coppa Italia, contro la Cremonese, ultima in classifica, ovviamente fa storcere il naso, ma, come è capitato al Napoli prima che ai giallorossi, dal punto di vista del tecnico portoghese è stato come levarsi un impiccio in vista dell'obiettivo principale: il ritorno in Champions League. La Juve penalizzata, il Milan in piena crisi, la Lazio che continua a essere rimontata e l'Atalanta rimasta indietro, consegnano a questa Serie A una Roma terza in classifica dopo 21 giornate.
Con un Dybala in più, un Wijnaldum ancora da scoprire, alcuni giocatori che stanno rendendo meno rispetto alla scorsa stagione (vedi Pellegrini) e uno Zaniolo in meno, Mourinho, con la sua Roma rimodellata all'insegna della compattezza difensiva in attesa delle giocate dei singoli (dai colpi di Dybala e Abraham ai calci piazzati) ha ben 8 punti in più rispetto al suo primo anno in giallorosso.
Un qualcosa da tenere in considerazione, in attesa di scoprire dove porterà una stagione ancora lunghissima, con tutti gli scontri diretti per la Champions da disputare che già dalla settimana prossima, metterà la squadra di fronte a un nuovo bivio: continuare l'avventura europea o rimanere ancorati al sogno champions disputando un solo impegno a settimana fino a giugno.