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Avanti nell'incertezza

di Luca d'Alessandro
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro

Si va avanti nell'incertezza, o meglio si prova ad andare avanti, ma il Covid-19, che avanza (solo in Italia ha più di mille contagi al giorno), continua a stringere la propria morsa intorno a tutto ciò che davamo scontato, stravolgendo la nostra quotidianità. La situazione, sottovalutata inizialmente, adesso è difficile da arginare e i tempi prima di sollevarci da questa piaga, dovrebbero essere più lunghi di quanto le prime previsioni avessero stimato. Nella nostra piccola parentesi di una situazione globale, molto più seria, proviamo a parlare di calcio. Un movimento ripartito nel weekend, già dal sabato, dove per accedere (tribuna stampa, accesso al pubblico chiuso) alla partita della Primavera, Roma-Inter, ci si è dovuti sottoporre al Thermoscan. Una piccola prassi che comunque lascia quel pensiero "e se avessi più di 37,5° (temperatura minima che fa scattare allerta)", accompagnato da quella morsa allo stomaco che di solito si ha prima si fare un esame. Si va avanti nell'incertezza, perché giorno dopo giorno, arrivano nuovi decreti, sempre più restrittivi, che generano sempre conseguenze più grottesche. Vedi l'assalto ai treni a Milano, vedi il siparietto andato in scena al Tardini, a pochi minuti da Parma-SPAL e quanto continua a succedere a colpi di dichiarazioni tra Governo-Lega Serie A-AIC ed emittenti TV. Quando si diceva che nei momenti di difficoltà le persone riuscivano a dare il meglio di loro stesse, riscoprendo quello spirito di unione visto che nelle situazioni di normalità dove regna il benessere per la maggior parte della gente, l'individualità regna sovrana. Da un lato, mandare avanti il movimento calcistico limiterebbe gli spostamenti della gente (almeno sabato e domenica in molti starebbero davanti alla TV a vedere le partite), limitando la diffusione potenziale di contagio, dall'altra c'è la voce dei calciatori che si sentono usati, come Balotelli, e non vogliono rischiare di ammalarsi per far divertire i tifosi (anche se la LEGA Serie A ha istituito un comitato scientifico contro il Coronavirus). Poi, ma guardate dopo quante righe, e quante ancora se ne sarebbero potute scrivere, arriviamo alla Roma. La squadra è dalla gara di Cagliari che si allena in vista della gara contro il Siviglia. Sostanzialmente si sapeva che Roma-Sampdoria nn si sarebbe giocata questo weekend. Anche qui però si va avanti con incertezza. Si sa che la gara di ritorno di giocherà a porte chiuse, non si sa se anche la gara del Ramón Sánchez Pizjuán verrà disputata a porte aperte. La prevendita per i supporters romanisti è stata fatta, ma da qui a giovedì molte cose potranno ancora cambiare. In un momento dove si punta all'isolamento della collettività, chissà se da questo periodo a fari spenti la squadra abbia saputo approfittarne oppure no. Lo scopriremo giovedì, quando, si spera, il calcio potrà tornare per 90' l'argomento principale... 


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