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Basta attaccare Adriano, tenere Doni come riserva è un lusso, contro il Catania servono i tre punti

di Stefano De Lillo

Due giorni fa si è ufficialmente aperta la sessione di mercato invernale. Obiettivo: cedere alcuni giocatori in esubero che non trovano spazio nella Roma. Il primo è già partito: Baptista si è infatti accasato al Malaga ma la sua esperienza in giallorosso era oramai finita da tempo. Ora partirà anche Okaka, che così avrà la possibilità di giocare con continuità e di mostrare il suo valore. Alla Roma sarebbe stato chiuso da giocatori del calibro di Totti, Borriello, Vucinic e Adriano. Proprio il brasiliano è stato recentemente al centro di svariate polemiche: torna, non torna, arriva tardi, non tornerà, è sparito e chissà quando rientrerà. Bisogna lasciarlo in pace, senza stargli addosso. Abbiamo sempre saputo che avremmo dovuto aspettare parecchi mesi prima del suo completo recupero. La Roma ha un reparto offensivo molto forte e competitivo, che ci consente di poter serenamente attendere Adriano, senza drammi. Tenere Doni come secondo o addirittura come terzo portiere è invece un lusso. Il portiere brasiliano è un valido elemento ma non vale la pena di fargli fare la riserva. Tanto vale cederlo per poi magari rafforzare la fascia destra, soprattutto qualora dovessero partire Cicinho e Rosi. Si fa il nome di Behrami, che potrebbe essere una valida alternativa a Cassetti. Intanto domani ci attende una gara molto importante, difficile e complicata contro un Catania che venderà cara la pelle ma contro cui sarà fondamentale prendere i tre punti.


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