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Bisogno di continuità

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Chiunque parli della Roma dice che ai giallorossi serve dare continuità. Lo hanno ripetuto in tanti in questi anni e lo ha ripetuto anche Fonseca nell’intervista concessa ad AS per presentare la gara contro il Siviglia. Il tecnico portoghese ha ripetuto il concetto più di una volta, tanto per essere sicuro che passasse il messaggio giusto. Bisogna dare continuità al lavoro, ai giocatori. Per mere questioni di bilancio, la Roma è stata costretta fino ad oggi a operare una rivoluzione ogni anno, vendendo e cambiando calciatori. Questo ha portato il club ad avere risultati altalenanti (il contrario della continuità) che ha portato a sua volta a cambiare diversi allenatori e dirigenti: “Se a questo club si dà la continuità può arrivare a essere molto forte in futuro”, le parole del tecnico portoghese. Parlare a nuora perché suocera intenda e, in questo caso, la suocera potrebbe essere il prossimo proprietario della Roma.
Certamente, è facile parlare senza avere sottomano il bilancio e dovendolo far quadrare per forza ogni anno. Ognuno, d’altronde, tira l’acqua al proprio mulino e Fonseca è responsabile dei risultati della squadra, non del bilancio, e sa che con un minimo di continuità si può costruire qualcosa di buono. La sfida è questa: far quadrare i conti senza dover ricominciare ogni anno da capo. Pallotta non ce l’ha fatta, sebbene la semifinale di Champions sia un picco notevole, e toccherà al prossimo presidente accettare e vincere questa sfida, con il presupposto che già un cambio di proprietà presuppone non certo una continuità con il passato. Si cerchi almeno di rendere l’ennesima rivoluzione il più annacquata possibile. Ne va del bene della Roma.


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