Classe, freddezza e personalità: ecco Erik Lamela, la "scommessa" di Sabatini
Altra vittoria della Roma, altra prova convincente della squadra di Luis Enrique che, all'Olimpico, travolge per 3-0 la Fiorentina staccando il biglietto per i quarti di finale di Coppa Italia, contro la Juve. Non è stata una partita facile, assolutamente. Delio Rossi è un tecnico capace e nel primo tempo i viola hanno più volte sfiorato il vantaggio. Bravo Stekelenburg a respingere tutto, soprattutto dopo un inizio di stagione dopo il quale in molti (troppi) avevano iniziato a storcere il naso sul portierone olandese. I capitolini ieri hanno sofferto parecchio nel primo tempo, sono stati bravi e fortunati a reggere l'onda d'urto viola e poi sono stati trascinati da un grandissimo giocatore. Talento, classe, freddezza, precisione ma soprattutto, ed è questa la cosa più importante, tanta personalità nonostante i suoi 19 anni e i pochissimi mesi di ambientamento nel campionato italiano: Erik Lamela ieri non ha solo siglato una doppietta. Ha preso per mano la squadra e l'ha trascinata anche a fine primo tempo, quando la Roma sembrava meno compatta e più in difficoltà. Partita dopo partita, Walter Sabatini sta dimostrando di aver fatto bene a sborsare quasi 20 milioni per il giovanissimo attaccante argentino. Dopo di lui, il migliore in campo è sicuramente stato Fabio Borini. Al rientro dopo oltre due mesi, l'ex giocatore del Parma ha letteralmente divorato il campo, giocando con una voglia ed un entusiasmo coinvolgenti, che hanno sicuramente fatto piacere a Luis Enrique. Il tecnico spagnolo è stato chiaro a fine gara: "Non cerchiamo un'altra punta per sostituire Osvaldo". Comprare tanto per comprare non avrebbe senso e l'impressione è che la Roma possa attendere il recupero di Osvaldo, grazie ad una rosa di quantità e di qualità.