Considerazioni sparse
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
C’era curiosità per capire che Roma avremmo rivisto in campo dopo un mese e mezzo di pausa. Un’incognita totale, vista l’unicità della situazione, ma i giallorossi hanno fin da subito sciolto ogni dubbio, aggredendo il Bologna, trovando subito il gol e continuando ancora un po’ a essere aggressivi e proattivi.
Poi, nella ripresa, la Roma ha abbassato tanto (troppo) il baricentro, rischiando di subire un gol beffa.
PENSIERI IN LIBERTÀ - Alcune considerazioni sparse: chi si aspettava un 2023 con un gioco spumeggiante è totalmente fuori strada. La Roma è questa, nel bene e nel male. Nel male, avendo rischiato di prendere gol, nel finale, ed essendosi consegnati agli avversari per buona parte della ripresa. Nel bene, nel momento in cui i giallorossi, soprattutto nel primo tempo, hanno subìto veramente poco e anche quando hanno abbassato troppo il baricentro hanno continuato a subire poco, ad eccezione degli ultimi minuti, confermando di essere tra le squadre più solide della Serie A.
SI REMA TUTTI DALLA STESSA PARTE - Continua a mancare la cattiveria sotto porta, in piena continuità dal 2022, e Abraham continua a non incidere in avanti. Confermato, però, anche lo spirito di gruppo, l’unità di intenti che fa sì che, nel finale, più giocatori si siano immolati per salvare il risultato, da Smalling (che non ha ancora deciso di rimanere) ad Abraham, che qualche motivo per non essere felicissimo ce l’avrebbe, essendosi seduto inizialmente in panchina.
Tutto sommato, abbiamo ritrovato la Roma più o meno dove l’avevamo lasciata: solida, poco cattiva sotto porta, poco divertente ma determinata a vincere, grintosa. Intanto, sono stati incamerati tre punti importantissimi in chiave Champions, che è l’unico, vero, obiettivo della Roma per poter programmare il futuro.