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Correre meno, correre meglio

di Gabriele Chiocchio
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio

A forza di dire che “il campionato è lungo” e che “mancano tante partite”, la stagione si accorcia e le partite diminuiscono: ne mancano appena 9 per concludere la stagione 2016-2017 della Serie A, con 27 punti a disposizione nella corsa, per la Roma, al solito, vitale secondo posto. E a forza di parlare di stanchezza, del ciclo terribile e delle tante gare in pochi giorni si è arrivati alla sospirata sosta di marzo con qualche bozzo ma con la carrozzeria ancora sufficientemente integra per tentare di arrivare alla linea del traguardo prima di più macchine possibili. L’Europa League non c’è più e la Coppa Italia rischia di esserci per l’ultima volta il 4 aprile, quando si tenterà una rimonta, quella contro la Lazio, aritmeticamente più difficile di quella fallita contro il Lione. Nessuna di queste è una buona notizia, ma per lo meno Spalletti potrà preparare almeno 7 delle ultime 9 gare di campionato con l’intera settimana a disposizione, possibilità che, tra coppe e impegni delle nazionali, il tecnico ha avuto solamente tre volte, prima delle gare esterne contro Genoa, Udinese e Sampdoria. Un anno fa, quando il ritorno del tecnico di Certaldo portò a una seconda tornata da 46 punti (seconda solo ai 48 ottenuti da Ranieri nel 2009-2010), la Roma ebbe l’onere e l’onore di giocare in mezzo alla settimana solamente quattro volte, contro le sette di questo 2017 (non contando la partita contro la Fiorentina giocata di martedì, a distanza però di sei giorni dall’impegno precedente) e anche la relativa tranquillità di poter studiare preparazione e avversario con più tempo a disposizione fu un fattore importantissimo per mettere a segno quell’insperata rincorsa almeno al terzo posto. Oggi la Roma non deve rimontare (o meglio, dovrebbe, ma al momento non se ne vedono i presupposti) ma conservare un piccolo, seppur preziosissimo, vantaggio sul Napoli, dovendo correre meno e potendo correre meglio rispetto alle scorse settimane. E se nella cena della scorsa settimana tra Spalletti, Pallotta e la dirigenza di futuro si è parlato, da sabato contro l’Empoli quel futuro andrà scritto sul campo.


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