Dai mal di pancia di mercato alle critiche dei tifosi per alcune scelte del club. C'è tempo per rimediare
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Tra meno di una settimana la Roma si radunerà nuovamente a Trigoria. Nuova stagione, vecchio obiettivo, quella Champions League sfuggita per pochissimo nelle ultime due stagioni con la sconfitta in finale di Europa League e il sesto posto dello scorso campionato, quando anche la quinta posizione garantiva l'accesso alla coppa. Una squadra ancora tutta da costruire e da decifrare. La garanzia al momento è mister De Rossi. L'ex capitano giallorosso ha dimostrato che, da quando ha preso in mano la squadra, la media punti è stata ampiamente da Champions.
La novità, le novità o le incognite, vedete voi, sono rappresentate dal calciomercato. De Rossi coach, come detto, ha dimostrato di essere in grado, De Rossi in versione magnete per i calciatori, il fattore Mourinho per fare un esempio, è da scoprire. Chissà se verrà reso noto dai nuovi acquisti e sentiremo frasi del tipo: "Mi ha chiamato il mister e mi ha convinto a scegliere il progetto Roma". Poi c'è da capire il profilo dei calciatori che Ghisolfi porterà a Trigoria. Nelle ultime stagioni sono arrivati giocatori come Dybala o Lukaku ed è lecito pensare ad almeno un altro grande colpo. È pure vero che con loro in campo non si è vinto nulla e non si è arrivati in Champions, ma giocatori del loro calibro è sempre meglio averli in rosa, piuttosto che vederli giocare da altre parti, come potrebbe fare Lukaku a Napoli.
In più c'è da placare una piazza che, dopo aver risposto ampiamente presente durante la campagna abbonamenti, a gran voce ha protestato per alcune scelte cromatiche del nuovo materiale tecnico. Una protesta che non si è placata neppure dopo la spiegazione arrivata dalla casa di moda tedesca. Un piccolo autogol, vista l'attenzione avuta dal club alla riscoperta di quella tradizione che è tanto piaciuta ai tifosi: dal lupetto, al ritorno del logo con la scritta ASR e così via. Questo ovviamente non fa si ché la Roma sia in "debito" nei confronti della piazza, però qualche frizione è stata creata, specie se abbinata a qualche mal di pancia per un calciomercato che ancora non è decollato. Tuttavia c'è ancora tutto il tempo necessario per costruire una squadra all'altezza degli obiettivi e, di conseguenza, placare gli animi.