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Dalla disperazione di Torino all'euforia di Napoli, il pompiere Spalletti fiuta il pericolo

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Chi prima di Inter e Napoli era pronto a recitare il De Profundis si deve ricredere. La Roma è rinata dalle ceneri di Torino e, pur ancora con qualche difetto, pur con qualche giocatore di troppo in infermeria, i giallorossi sono stati capaci di sbarazzarsi di Inter e Napoli. La classifica ora può finalmente sorridere e, conoscendo bene l'ambiente, Spalletti a fine partita ha indossato l'elmetto e ha fatto da pompiere: “Ci siamo assicurati una settimana di tranquillità ma dobbiamo continuare a lavorare così altrimenti la prossima partita sarà molto più difficile”. Il tecnico toscano sa bene quali siano i pericoli di Roma. Dalla disperazione post Torino all'euforia di oggi, la differenza è abissale e il rischio è che i calciatori possano assorbire questo clima più rilassato. Spalletti sa bene cosa dire in pubblico, come stimolare i suoi giocatori. Con Dzeko le ha provate tutte e alla fine ha trovato la chiave per farlo sbloccare. Anche dopo la gara contro l'Inter, l'allenatore toscano ha sostenuto come il bosniaco debba essere più cattivo. Lo ha ripetuto anche oggi, proprio per tenere sulle spine e stuzzicare ancora il bomber della Roma, il bomber del campionato, già a quota 7 dopo soli due mesi. Persone diverse, caratteri diversi, oggi Spalletti ha usato parole di miele per Salah: dopo averlo punzecchiato due settimane fa, l'allenatore di Certaldo l'ha elogiato: “Oggi gli si può dire poco perché è tornato spessissimo in fase difensiva. È stupendo con le sue accelerazioni che ti tritano in due”. Bastone e carota, Spalletti sa bene come dosare le sue parole, chi e come punzecchiare, chi bastonare e chi, invece, necessiti di più fiducia. Ha le chiavi di Trigoria e i risultati non fanno altro che legittimare la sua autorità e, soprattutto, la sua autorevolezza. Per una stagione che si preannuncia lunghissima.


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